Il consigliere comunale Simone Beretta commenta le segnalazioni avanzate da Torrisi in merito alla farmacia comunale di Crema. “I rilievi del consigliere comunale in sede di consiglio non sono stati cosa di poco conto e mi sembra di ricordare che il sindaco con la sua replica non abbia dato alcuna risposta tale da chiudere sul nascere una pagina che, era certo, non sarebbe rimasta circoscritta ai lavori del consiglio comunale. Come poi è stato. Chi però doveva rispondere e deve rispondere a un consigliere comunale resta il sindaco considerato che il socio unico delle Farmacie comunali detenendo il 100 per cento del capitale è il comune di Crema. Considerato pure che è stato il consiglio comunale a maggioranza a dare l'ok all'operazione della nuova sede della farmacia comunale di Ombriano quando approvammo il bilancio preventivo e gli indirizzi strategici in essi contenuti”.
‘Sita in un posto meno appetibile di prima’
“Se il sindaco però ha ritenuto di osservare il silenzio istituzionale allora tocca al membro di FdI parlare. Seduto nel CdA delle farmacie pubbliche approva sostanzialmente tutte le decisioni prese dal CdA stesso mentre in consiglio il suo partito di riferimento non le approva. Ci dica quindi Aiolfi se ha ragione il suo presidente o il consigliere comunale. Io non so chi ha ragione ma di certo ho sempre sollevato dubbi su un'operazione dalla scarsa prospettiva reddituale. Salvo smentirmi e quindi prenderne atto positivamente io continuo a ritenere che la nuova farmacia di Ombriano sia stata collocata in un posto meno appetibile rispetto a quello di prima, quello più appetibile a chiunque e non solo agli ombrianesi. Come continuo a ritenere che l'attuale presidente debba lasciare ad altri quel ruolo”.
‘Il presidente non all’altezza del suo ruolo’
“Non lo ritengo all'altezza della situazione perché continua ad essere naturalmente compromesso dai tanti errori commessi nelle gestione strategica degli ultimi anni. Fare e disfare non è mai segno di una buona amministrazione. E la dove doveva nascere la nuova farmacia comunale è rimasta una buca mai chiusa e tanti soldi buttati al vento per un progetto definitivo e una gara appaltata salvo poi ritenere d'avere sbagliato e transare con la ditta che si era aggiudicata la gara stessa. E non solo questo. Ho forse torto a ritenere che da almeno tredici anni non si sia mai vista una strategia condivisa. Credo pure che insieme al presidente Geraci a trarre una qualche conseguenza di opportunità politica debba lo stesso sindaco”
‘Depauperato il patrimonio’
“La sinistra ha depauperato ideologicamente il patrimonio delle nostre farmacie comunali con l'infingimento di tenere in vita un dimensione sociale che non esiste e che le farmacie private surclassano giornalmente. Resta di sociale la presenza sul territorio cremasco e cremonese, la dove il privato non ha alcun interesse a investire”. Beretta si chiede il perché della mancata vendita delle farmacie comunali a Consorzio informatica territorio. “Sarebbe oramai un processo naturale. Di innaturale resta una coercitiva volontà politica nell'insistere a ritenere che le farmacie comunali di Crema rispondano ancora ad obiettivi sociali neppure più tanto sussurrati”.