07-05-2022 ore 20:28 | Politica - Pandino
di Denise Nosotti

La cena a sostegno del candidato sindaco Beretta: 'in campo per la buona politica’

Venerdì sera 6 maggio a Pandino, si è tenuta la cena a sostegno del candidato sindaco di Crema Simone Beretta. Oltre novanta i commensali definiti dallo stesso candidato "generosi e gentili". Ha confermato con ancora maggior convinzione che "nulla ci è precluso rispetto all'obiettivo finale” e ha invitato i presenti a fare rete per il tempo che resta da qui a domenica 12 giugno, quando cioè ci sarà l’election day“.  "Si vince insieme" ha sottolineato il candidato della lista civica. "Amiamo così tanto la nostra Crema ed il cremasco  d'avvertire il diritto e il dovere di chiedere il consenso ai cittadini per rimettere in funzione un motore inceppato da un'amministrazione che ha privato la nostra città e il nostro territorio di una visione strategica".

 

Sostegno di ‘Italia al centro’

Accanto a sé ha voluto la figlia Gisella che da sempre definisce suo padre "un sognatore", un  "Peter Pan"  ma gli riconosce però "una passione genuina e disinteressata per la politica e un'importante ed efficace esperienza amministrava  che mi inorgoglisce”. Presenti all'incontro molti candidati della sua lista civica compresi Enzo Bettinelli e Giovanni Palumbo che in mattinata avevano portato in dote a Beretta l'appoggio di Italia al Centro di Giovanni Toti, presidente della regione Liguria, e Brugnaro, sindaco di Venezia. Ha poi preso la parola a sostegno di Beretta sindaco Paolo Romani di Italia al Centro, che ha definito la candidatura "datata a partire dall'avvento al potere dei cinque stelle con la Lega, e poi dei cinque stelle con il Pd ed infine di un Governo di larghe intese”.

 

‘Dal basso verso la cima’

“Con il presidente attuale del Governo, - ha proseguito - la buona politica e la buona amministrazione ha dimostrato che in certe circostanze è necessario essere aperti a nuovi e necessari scenari per il bene comune. Credo proprio che Simone Beretta si stia muovendo con queste ambiziose modalità, che sono n po' anche il Dna di Italia al Centro che sceglie, diversamente dal passato, di partire dal basso e salire al vertice. Vicini alle persone e alle comunità e con i leader che meglio rappresenteranno  questo nuovo sentire".

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