07-04-2016 ore 17:49 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Emendamenti al bilancio, il centrodestra affila le unghie

“Amministrare una città come con la rotatoria di Porta Ombriano: fare, disfare e non costruire”. Gli esponenti della minoranza di centrodestra, stamattina in conferenza stampa non non sono andati per il sottile. Secondo Laura Zanibelli (Ncd), Alberto Torazzi e Felice Tosoni (Lega Nord), Simone Beretta e Renato Ancorotti (Forza Italia) e Tino Arpini (Solo Cose buone per Crema), ai quali si aggiunge Servire il Cittadino il bilancio 2016 già presentato dalla maggioranza – qui il dettaglio – e in discussione lunedì 11 e martedì 12 aprile prossimi, è un documento “elettorale, di fine mandato che ci costringerà in fase di discussione dello stesso a fare il punto sul governo dell’amministrazione Bonaldi”.

 

Le occasioni perse

In sostanza è “davvero poca cosa e che, per come è impostato”, l'attuale bilancio “chiuderà ancora peggio”. Per gli esponenti della minoranza cremasca sono “troppe le buone occasioni perse”, mentre altre, “come il campus scolastico di San Bartolomeo, ripescate per il rotto della cuffia”. Non mancano le critiche per quanto riguardano “le entrate una tantum o incerte, su tutte quelle relative a Lgh”, per tacere “di quelle relative ad eventuali alienazioni di patrimonio immobiliare comunale”.

 

Prospettive e priorità

La Giunta di centrosinistra avrebbe quindi programmato ed annunciato “una serie di investimenti” ad uso elettorale, opere ad alto rischio o “addirittura impossibili da realizzarsi entro la fine della legislatura. Un bilancio elettorale privo di prospettiva e di priorità che si è completamente dimenticato di come il perdurare del delicato e difficile momento economico finanziario nel Paese ha ridotto la nostra bella città”.

 

Improcrastinabili esigenze

La minoranza sostiene che sia prioritario “investire le risorse una tantum in entrata, già a rischio per i prossimi bilanci, per rimettere in ordine le sue strade, i suoi marciapiedi, i suoi giardini, la sua illuminazione, la sicurezza degli immobili scolastici e più in generale la sicurezza dei propri cittadini” e non “la ciclabile da e per Campagnola, perché non è una priorità rispetto alle altre ed improcrastinabili esigenze della nostra città, che richiedono risorse aggiuntive a quelle previste” e permetterebbe di reinvestire 640 mila euro.

 

Gli emendamenti

Per “migliorare” il bilancio verranno presentati degli emendamenti: “innanzitutto l'esenzione Irpef fino a 20 mila euro, che l'amministrazione ha invece deciso di fermare a 18 mila euro”. Non manca il “bonus bebè” - fondo da 50 mila euro e risorse solo nel caso di “almeno un genitore italiano” - e l'attenzione “al lavoro”, con la richiesta di finanziare la tangenzialina di S.Maria, l'abbattimento dell'Imu per le attività produttive e non solo per le categorie D3 come San Domenico e multisala.

 

Imu e Tari nuove attività

La maggioranza “sventola il mantenimento della riduzione 30% di Imu o Tari solo alle nuove attività dal triennio scorso, ma non dicono mai quante sono e si contano sulle dita di una mano in un triennio, ecco perché le fanno. Bisogna osare di più a favore di chi costruisce opportunità di lavoro, senza generare clientelismi nel sociale che alla lunga diventerà insostenibile”, soprattutto una volta “finite le multe, finiti i recuperi forzati da accertamenti, finite le aperture sui bilanci 2016 da parte del governo grazie alle amministrative di importanti città”. Lunedì, in Consiglio, si passerà ai fatti e martedì, al momento del voto, si potranno fare i conti, sicuramente seguiti da un'ulteriore conferenza stampa riassuntiva.

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