07-03-2020 ore 18:30 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Capoluoghi di provincia. La richiesta dei sindaci al Governo: ‘subito regole chiare’

“Subito regole certe, chiare e inequivocabile da trasferire ai nostri cittadini”. Questa la richiesta che i 12 sindaci dei capoluoghi lombardi hanno affidato al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, perché solleciti il primo ministro Giuseppe Conte ed il governo ad azioni rapide e inequivocabili. “Alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della ‘pressione’ del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere - ha sottolineato Fontana – hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. È chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime”.

 

Istituzioni compatte

Il presidente Fontana ha evidenziato “l’unità di intenti” dei sindaci: “questa situazione, che si fa di giorno in giorno più critica, si vince solo con la compattezza delle Istituzioni, ma soprattutto con la consapevolezza il contributo fattivo dei cittadini. Mi è stato raccomandato di ottenere risposte in tempi rapidissimi, visto che domani sera scade la validità del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che contiene le attuali restrizioni previste in Lombardia e nella ‘zona rossa”. Durante l’incontro il vicepresidente Fabrizio Sala e gli assessori Giulio Gallera (Welfare), Davide Caparini (Bilancio) e Pietro Foroni (Protezione civile) hanno risposto ad una serie di richieste di chiarimento.

 

Teleconferenza

Alla riunione in teleconferenza hanno partecipato i sindaci di Bergamo (Giorgio Gori), Brescia (Emilio Del Bono), Como (Mario Landriscina), Cremona (Gianluca Galimberti), Lecco (Virginio Brivio), Lodi (Sara Casanova), Mantova (Mattia Palazzi), Milano (Giuseppe Sala), Monza e Brianza (Dario Allevi), Pavia (Mario Fabrizio Fracassi), Sondrio (Marco Scaramellini) e Varese (Davide Galimberti) oltre al presidente dell’Anci Lombardia (Mauro Guerra) e dell’Unione delle Province Lombarde (Vittorio Poma).

1699