07-03-2013 ore 11:34 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Rispedite al mittente le accuse di immobilismo ambientale alla giunta Bruttomesso fatte dall’assessore Schiavini a seguito dell’esclusione di Crema dal Patto dei Sindaci

L’esclusione di Crema dal Patto dei Sindaci fa ancora discutere. Le critiche alla precedente giunta per il presunto immobilismo in fatto di politiche ambientali mosse dall’assessore Giorgio Schavini e dal consigliere comunale Lidia Severgnini fanno imbestialire il gruppo consiliare del Pdl che risponde per le rime.

Informarsi prima, parlare poi
“Dire che la passata amministrazione non ha fatto nulla in materia di sostenibilità per la città di Crema, prima e dopo l'adesione al Patto dei Sindaci per un'energia sostenibile, dimostra non solo di non conoscere ma anche di cercare solo, inutilmente, di difendersi senza assumersi le responsabilità. Citiamo solo alcune delle azioni che in tema di sostenibilità si sono attuate, giusto per rinfrescare la memoria, e sicuri di tralasciarne qualcuna non per importanza ma perché son state davvero molte”.

Le azioni realizzate
E qui parte una lista di svariati punti sulle politiche applicate dalla giunta Bruttomesso: ampliamento dell’isola pedonale in centro storico; sottoscrizione di accordo coi dirigenti scolastici circolo 1 e 2 per la didattica su energie rinnovabili; presentazione progetti fotovoltaico al suddetto bando per 3 scuole; installazione impianto fotovoltaico su diverse scuole e palestre; prosecuzione e attuazione progetto teleriscaldamento con le migliori tecnologie di abbattimento emissioni da centrale; illuminazione a LED, ad esempio per la ciclabile così detta Grona e tante altre-

La proroga
“Se è vero che non abbiamo tradotto tutte queste progettualità in un Piano di azione entro il gennaio 2012, l'assessore Schiavini non può far finta di non sapere, perché ne aveva ricevuto comunicazione, né tacere che era stata accordata una proroga: sarebbe stato possibile comunicare anche solo una parte delle azioni già attuate nel 2012 dalla precedente amministrazione, in attesa di definire un proprio piano, senza così rimanere tagliati fuori dal Patto”.

Quando c’era Ardigò
“D'altro canto, dato che la delibera di adesione era stata votata all'unanimità dal precedente consiglio comunale, di cui faceva parte l'attuale Sindaco, allora capogruppo all'opposizione, perché non ci aveva mai sollecitato, come invece ben faceva il consigliere Ardigò, mostrando così chi ha il reale interesse al tema, non solo per ragioni elettorali?”