06-12-2015 ore 15:31 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Agazzi denuncia “la deriva laicista” della scuola pubblica e sostiene la “paritaria di matrice cattolica”

“Ho frequentato solo scuole statali, università compresa. Il destino ha, poi, deciso che finissi a lavorare in Università Cattolica, privilegio davvero grande, ogni giorno ne ho conferma. Dico questo – spiega Antonio Agazzi - per segnalare che non ho mai avuto alcun genere di pre giudizio nei riguardi della Scuola di Stato, anche se ho sempre ritenuto legittimo scegliere, da parte delle famiglie, un percorso formativo differente, diciamo più caratterizzato nella direzione educativa che le stesse reputano più coerente con le proprie convinzioni e con i valori che intendono trasmettere ai figli”.

 

Deriva laicista

“Ora, tuttavia – aggiunge l'esponente di Servire il cittadino - comprendo ancora più di un tempo chi opta per la scuola paritaria, spesso di matrice cattolica, considerata la deriva non laica ma laicista che la scuola di Stato, sempre più spesso, pare assumere tra tentativi di imporre approcci ideologici, visioni di parte, estromissione dei cardini della nostra cultura e civiltà”. Il tutto, puntualizza Agazzi, “senza voler generalizzare, perché tanti insegnanti e dirigenti scolastici continuano a comportarsi con equilibrio ovunque esercitino la loro missione formativa”.

 

Sentimento antireligioso

“Come diceva Benedetto Croce – prosegue - 'non possiamo non dirci cristiani': non esiste che, con il pretesto delle 'scuole multietniche', si tenti di cancellare ciò che rimanda ai simboli e alle tradizioni religiose e culturali cristiane, magari senza che neppure siano gli islamici a richiedere ciò - e ci mancherebbe! - ma per compiacere un proprio, intimamente radicato sentimento antireligioso, anticattolico, anticlericale. In tutto ciò, le responsabilità della sinistra cultural-politica sono enormi”.