06-08-2021 ore 20:26 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Presst nell'ex tribunale: l’interlocuzione con la regione e il concambio con gli Stalloni

La rifunzionalizzazione dell’ex tribunale di Crema in ambito socio sanitario compie un importante passo in avanti. Il comune di Crema ha affidato allo studio di ingegneria Losi di Soresina “l’incarico di valutazione della sicurezza dell’immobile”. L’importo dei lavori, Iva compresa, è di 34.516 euro. Come spiega l’assessore al bilancio e alla pianificazione territoriale Cinzia Fontana, “lo scorso aprile i tecnici della regione hanno effettuato un sopralluogo in via Libero comune e in via Verdi, negli Stalloni”.

 

La visita di aprile

Erano stati incaricati di effettuare una “prima disamina delle aree e delle strutture che avrebbero potuto ospitare la collocazione di un Presst, nell’ambito della riorganizzazione della rete socio sanitaria lombarda”. Accompagnati dagli amministratori locali, si erano lasciati con la richiesta di ricevere dal comune, proprietario dell’immobile, “tutta la documentazione tecnica riguardante certificazioni, collaudi e costruzione”. Ricostruito il tutto, da Crema è partito il faldone. “Nel frattempo – sottolinea l’assessore Fontana - avevamo già preso l’impegno della valutazione della sicurezza dell’edificio, in particolare per quanto riguarda la vulnerabilità sismica. All’epoca della costruzione, eravamo nei primi anni 80, le norme erano differenti da quelle attuali”.

 

Chiuso nel 2013

Il tribunale di Crema è stato soppresso dal governo il 13 settembre del 2013. Da allora è al centro del dibattito politico e destinatario di una serie di possibili riutilizzi, che paiono possibili unicamente in ambito socio sanitario. Dopo essere stato utilizzato come deposito temporaneo ed essere servito come base d’appoggio per la protezione civile cremasca, durante la fase di emergenza dell’epidemia da Covid 19, è stato trasformato in centro vaccinale. Per l’assessore Fontana “è sotto gli occhi di tutti quanto sia stato utile e quali risultati abbia consentito di raggiungere nella somministrazione dei vaccini”.

 

Possibile riconversione

Nei giorni scorsi la giunta regionale ha presentato la revisione della legge 23 in materia sanitaria (clicca per approfondire). La posizione dei sindaci cremaschi è chiara ed espressa più volte, anche in forma ufficiale. Sono attualmente in corso “valutazioni con la regione Lombardia in merito ad una possibile riconversione dell’edificio (di via Libero comune, ndr) a presidio socio sanitario territoriale”. La valutazione della sicurezza del fabbricato consentirà di “acquisire elementi utili e necessari a supporto delle scelte per la rifunzionalizzazione dell’edificio a servizi pubblici o di interesse generale. Il concambio con gli Stalloni rimane attuale? Assolutamente sì”. Le decisioni arriveranno in autunno. Il tempo del raccolto sta arrivando.

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