“Il pronunciamento dell’arbitro, sulla vertenza attivata dai quei soci di Scrp che, ormai un paio di anni fa, hanno espresso la volontà di recedere, segna sicuramente un punto a favore del diritto di quei Comuni di uscire dalla società”. Come spiega il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, si tratta di “un argomento complesso, tant’é che possono contrapporsi pareri legali e tecnici contrastanti, ma il responso dell’arbitro in qualche modo segna un giro di boa in una questione ormai annosa”.
Coesione territoriale
“Ora, con gli altri comuni soci, con il comitato del controllo analogo di Consorzio.it e il suo presidente Aldo Casorati e col liquidatore di Scrp, Giovanni Soffiantini, cercheremo di capire bene le motivazioni del pronunciamento, leggendo le carte. Dopodiché decideremo, insieme, come procedere. Mi riservo pertanto di confrontarmi con i colleghi sindaci, personalmente continuo a ritenere che l’unità territoriale e la coesione passino anche attraverso queste comuni esperienze societarie, oggi ancora più di ieri, per riuscire a portare avanti progetti sovracomunali che qualifichino il territorio”.
Un nuovo confronto
“Al contempo evidenzio però che costringere chi non condivide questi valori a rimanere, ed ingaggiare un "braccio di ferro" che va avanti degli anni, rischia di logorare tutti e di rallentare anche l’avanzamento dei progetti di chi vuole restare. Non escludo la possibilità di un ulteriore momento plenario di confronto con i comuni recedenti, ma mi riservo ovviamente di condividere una linea con tutti i colleghi sindaci che credono ancora nell’esperienza societaria, confronto che faremo verosimilmente a inizio settembre”.