06-07-2020 ore 10:45 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Centri estivi, i Cinque stelle fanno il punto, fra varie proposte e commissioni

Il movimento 5 stelle cremasco torna sul tema dei centri estivi partendo dal lavoro nella Commissione politiche sociali: “sui centri estivi sono emerse alcune proposte che, tuttavia, essendo già partite le iscrizioni, non è stato possibile prendere in considerazione. Si sarebbe dovuto pensare ad una tipologia di attività differente, per abbattere il più possibile la cifra, troppo alta, di 270 euro a settimana circa per i centri estivi comunali rivolti ai non residenti”.

 

Contributo al grest
“Vista la valenza sociale dei grest si sarebbe dovuto pensare un abbassamento di default delle rette per i residenti aumentando il contributo comunale rimasto sorprendentemente invariato rispetto allo scorso anno 20 mila euro, nonostante il periodo di eccezionalità che stiamo vivendo. Se per un ragazzo residente, che partecipa alla Colonia seriana, c’è un forte abbattimento della retta, indipendentemente dal reddito, un abbassamento proporzionato ci sarebbe dovuto essere anche per un ragazzo residente che partecipa ad uno dei grest cittadini”. L’assessore Gennuso ha spiegato che i grest beneficiano già di altri contributi e la giunta non ha ritenuto necessario aumentare il contributo.
 

I voucher

Passiamo ai voucher: “qualche idea è stata raccolta ed accolta dalla Giunta comunale. È stato innalzato il valore massimo di Isee a 40 mila euro (nella prima proposta era 30 mila). Accolta anche la progressività della quota di voucher (fisso nella prima proposta della Giunta), per fasce di Isee. La possibilità di utilizzare questo voucher anche per baby sitter è un’idea emersa durante la Commissione”. Secondo il M5s cremasco le attività per bambini da 0 a 3 anni dovrebbero essere “estese al pomeriggio, non solo al mattino. Si dovrebbero anche pensare due turni bisettimanali, aprendo alla partecipazione di bambini di 2-3 anni non iscritti al nido”. Una proposta bocciata perché ritenuta inattuabile: in particolare per la necessità di effettuare un periodo di ambientamento di circa due settimane. In chiusura va ricordato che “il Comune ha accolto la proposta di effettuare un sondaggio specifico per capire le singole esigenze, sugli orari ed i periodi, dei genitori del centinaio di bambini iscritti nel corso di quest’anno”.

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