06-07-2018 ore 20:10 | Politica - Trescore Cremasco
di Marilisa Cattaneo

Scrp e il recesso delle quote. Trescore lascia la società: la liquidazione è di 450 mila euro

Anche Trescore Cremasco lascia la Società cremasca reti e patrimonio. Ieri pomeriggio il sindaco Angelo Barbati ha inviato la lettera al presidente di Scrp Pietro Moro esercitando il diritto di recesso. Dopo il voto contrario all'approvazione del bilancio del 21 giugno e qualche settimana di riflessione, il primo cittadino leghista ha scelto di uscire dalla società e chiedere la liquidazione delle quote. Si tratta di 5840 azioni, pari all'1,46 del capitale sociale per un valore economico di 449.913,60 euro.

 

Scetticismo e gestione dei rifiuti

"Mi sono confrontato con la maggioranza e abbiamo deciso all'unanimità di abbandonare Scrp" ha spiegato Barbati: "Sono sempre stato scettico sul ruolo delle partecipate e i soldi spese per quel gran numero di consulenze non ci hanno garbato. Si tratta di denaro dei cittadini e noi non siamo d'accordo". Trescore, da oltre un anno, ha lasciato la società per la gestione dei rifiuti urbani a causa "di un servizio poco efficiente" appaltandolo alla Servizi comunali. Nei prossimi giorni l'amministrazione provvederà "al passaggio d'obbligo in consiglio comunale anche se la decisione è già stata presa e il recesso esercitato".

 

I numeri

Nelle ultime due settimane alcuni sindaci cremaschi hanno inviato a Scrp l'istanza di liquidazione che dovrà avvenire entro 180 giorni. Ogni azione ha un valore di 77,04 euro: Casale Cremasco ne detiene 3.120 (0,78% del capitale sociale), Casaletto di Sopra 1.360 (0,34%), Palazzo Pignano 10.640 (2,66%), Ticengo 1.320 (0,33%), Salvirola 2.720 (0,68%) e Soncino 14.440 (3,61%). Scrp, con la decisione di Trescore, perderà 46.800 azioni (11,70%) per un totale di 3 milioni 605 mila 472,20 euro.

796