Quale sarà il futuro del tribunale di Crema? Rispondendo all’interrogazione presentata da Emanuela Schiavini, l’assessora alla pianificazione territoriale, Cinzia Fontana, ha accolto e condiviso e la premessa del documento dell’esponente di Fratelli d’Italia, in particolare “l’enorme potenziale di utilizzo di un immobile pubblico che è stato ed è patrimonio prezioso per la città e per il territorio cremasco”. Conclusa la funzione di tribunale, l’immobile “si è rivelato presidio irrinunciabile negli anni del Covid, confermando di fatto quanto i più avevano da tempo intuito, e cioè l’opportunità che l’immobile assumesse una vocazione socio-sanitaria”.
Ambiti e servizi
Approvando gli ambiti di rigenerazione, (in allegato l’approfondimento) tra cui l’ambito denominato Ex tribunale e via Libero comune, il comune di Crema aveva individuato come prioritario “il potenziamento del raccordo tra funzioni sanitarie, sociosanitarie e sociali a servizio di tutto il territorio cremasco”. Tornando al 2020, il consiglio comunale aveva dato mandato al sindaco Bonaldi di riprendere le interlocuzioni con la regione per effettuare uno scambio di proprietà tra l’area dell’ex tribunale e quella degli Stalloni di via Verdi. “Interlocuzioni che stanno continuando proprio in queste settimane”, ha aggiunto Fontana, ribadendo che “la revisione del Pgt ci impone di affrontare il tema delle proprietà pubbliche oggi interamente o parzialmente inutilizzate, nonché le funzioni da assegnare loro attraverso il piano dei servizi”.
Corso di laurea, sistemazione definitiva
Schiavini ha chiesto se “esiste la certezza di garantire sicurezza e continuità al corso di laurea in discipline infermieristiche all’interno dell’ex tribunale”. Fontana ha ricordato che “due anni fa, in previsione dei lavori all’ex università e della conseguente chiusura di qualsiasi attività all’interno di quell’immobile per almeno tre anni scolastici”, l’amministrazione è riuscita a “garantire uno spazio alternativo per il corso di laurea, almeno per coprire temporaneamente il periodo dei lavori di riqualificazione in via Bramante senza sospendere i corsi”. Nel frattempo si è conclusa la necessità di “utilizzare l’ex tribunale come hub vaccinale”. Il piano terra dell’immobile è stato interamente destinato al corso di laurea, con lo stanziamento di “importanti risorse per interventi di adeguamento dello spazio alle esigenze della nuova funzione didattica”. La struttura, “così funzionale per prossimità all’ospedale e per accessibilità, ci permette ora di ipotizzare che possa rappresentare una sistemazione definitiva del corso di laurea”. Affinché la destinazione definitiva sia confermata è necessario concludere “un ragionamento più ampio e complessivo sull’utilizzo delle proprietà pubbliche”, coinvolgendo regione e provincia.
Investiti 370 mila euro
“Esistono dei progetti per potenziare la struttura? Negli ultimi anni sono stati adeguati gli impianti ed effettuati interventi di miglioramento sismico. Il fabbricato è inserito nella Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Interventi realizzati per una spesa di circa 100 mila euro. La rifunzionalizzazione e il miglioramento degli spazi per il corso di infermieristica ha comportato una spesa di circa 270 mila euro per la realizzazione di aule e di laboratori, per interventi di adeguamento degli impianti termoidraulici ed elettrici, per l’installazione di nuove pompe di calore, per la posa dell’impianto di fibra ottica”. Con quasi 400 mila euro investiti negli ultimi due anni, “il piano terra è stato notevolmente migliorato in termini sia impiantistici che strutturali”. Il futuro? “Ulteriori progetti saranno legati alle scelte che saranno compiute sull’utilizzo della struttura”.
Accessibilità
“L’accesso alle persone con disabilità è garantito già oggi. L’immobile – ha aggiunto Fontana - è dotato di un ascensore esterno per l’entrata delle persone con disabilità che è oggetto di regolare manutenzione. Tutti gli spazi interni sono ora accessibili. Tra i principali lavori di riadattamento dello scorso anno, sono stati eliminati i gradoni presenti nelle due aule per le udienze ed è stato realizzato un pavimento flottante proprio per garantire la massima accessibilità. Per quanto riguarda i servizi igienici, l’edificio è dotato di un bagno per persone con disabilità”.
Ex Stalloni
Le interlocuzione con la dirigenza dell’ospedale sono costanti e l’idea di uno sviluppo socio sanitario dell’ex tribunale era nato con l’allora dirigente Ablondi. Per l’assessora Fontana nel recente passato si è persa l’occasione di trasformare l’edificio dell’ex tribunale in “area di espansione dei servizi socio-sanitari e di potenziamento della rete territoriale. Ora guardiamo avanti: le valutazioni di opportunità di un’operazione che comprenda sia l’ex tribunale che il comparto degli Stalloni proseguono, in un coinvolgimento positivo tra comune, regione Lombardia e dirigenza dell’Asst di Crema e dell’Ats Val Padana”. Un argomento che sicuramente troverà ampio spazio sulle cronache nei prossimi mesi.