05-11-2013 ore 10:50 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Crema. Beretta, PdL, attacca Giossi, Pd: “la riorganizzazione del comune ha visto tagli di posizioni create da Ceravolo e non da Bruttomesso”

“State facendo tutto da soli e tu menti sapendo di mentire”, questo in sostanza il messaggio che Simone Beretta manda a Gianluca Giossi all’interno della polemica sulla riorganizzazione della macchina comunale che si fa ancor più rovente e vede il capogruppo del Pd e il consigliere comunale del Pdl darsele di santa ragione.

Ceravolo fece e Bonaldi smontò
“Giossi afferma che io come assessore avrei incrementato posizioni meritocraticamente discutibili. Interessata banalità accompagnata da infantili bugie di un ignorante in materia. Giossi in questo caso è un bugiardo. L’amministrazione precedente a guida Bruttomesso non ha aumentato le posizioni organizzative. Quelle tagliate dall’amministrazione Bonaldi sono state implementate dall’amministrazione di sinistra a guida Ceravolo. Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

Posizione riammesse a caro prezzo
“Deve chiedere scusa. Un conto è contestare quanto da me affermato, altra cosa è mentire sapendo di mentire. A quali fini poi? Il signor Giossi rasenta pure il ridicolo. Usa un linguaggio impettito che poco si addice però a quanto avvenuto e da me contestato. Lui afferma che le modifiche ad oggi realizzate sono avvenute in base a criteri di pesatura che hanno a che vedere con il merito e chiede a me come posso conciliare la meritocrazia con la mia proposta di tagli lineari e di solidarietà. Ma dai, qualche volta si abbia il coraggio di dire la verità dando voce alla ragione ultima della soppressione di alcune posizioni e di altre “riammesse” il cui costo, lo sanno anche i sassi, ha determinato lo sforamento del fondo di capienza”.

Due pesi e due misure
“Per via poi del merito, non gli risulta, considerato che ora è lui ad agire sui tasti di comando, che a qualcuno sia stato concesso di mantenere la posizione pur a fronte di sospensioni intervenute? Giossi confermi o smentisca ma non si taccia. Io ne ho la certezza ma ho usato lo stesso buon senso che mi sarei aspettato dalla sua amministrazione che invece, anche per colpa sua, rischia di passare per quella che, a seconda dei casi, usa due pesi e due misure. Il che, per la verità non è neppure una novità”.

I sindacati che dicono?
“Resto peraltro in curiosa attesa di capire cosa ne pensano i sindacati. Cosa ne pensano di questa “riorganizzazione disorganizzata” e come “peseranno” le “scelte meritocratiche” della giunta di Giossi. Un anno e mezzo di niente assoluto della sua giunta, caro Giossi, varrà bene una qualche posizione anche estremamente negativa da parte mia”.

Che avrebbero detto a parti invertite?
“Giossi afferma che le posizioni non sono diritti acquisiti. L’abbiamo capito bene. Continuo a ritenere che avete tagliato senza plausibili ragioni delle posizioni e quindi, dal mio punto di vista, maltolto immotivatamente a qualcuno dei diritti acquisiti sul campo. Sono questi dei tasti che lascio suonare volentieri a Giossi. A parti invertite avrebbe detto che il centrodestra più che suonare i tasti risultava suonato. Noi ci teniamo caro il nostro spartito di amministratori di buon senso dimostrato sul campo”.

Voglio bene alla mia città
“Quando poi Giossi afferma che non mi deve essere facile non potere più agire sui tasti di comando come avrei fatto nel recente passato e che devo farmene una ragione, gli devo dire che me la farei più che volentieri perché voglio bene alla mia città. Serve però una qualche condizione che non sia la perdita del Tribunale o peggio ancora non averci concesso di sognare ad occhi aperte la Cittadella dell’Anziano relegando quest’ultimi in una scatola per sardine”.
397