05-08-2021 ore 20:28 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Riforma 23, Rossoni: "valorizzare il nostro territorio e sperimentare modelli innovativi"

“Il nodo da sciogliere è rappresentato dagli investimenti sanitari. Il tempo stringe”. Per il sindaco di Offanengo e presidente del Consiglio delle autonomie locali della Regione Lombardia, Giovanni Rossoni è questione di priorità: “è necessario adeguare gli edifici disponibili per collocare le strutture sanitarie che la legge prevede per i territori”. Questo quanto emerso dall'incontro tra i sindaci che si è tenuto ieri in sala Ostaggi a Crema per “sviluppare una riflessione comune”, alla luce delle indicazioni fornite dal Ministero della salute e nell'ottica della revisione della legge regionale 23.

 

'Sperimentare modelli'

Preso atto delle indicazioni nazionali e regionali, il progetto di Asst Crema è chiaro. L'azienda propone la creazione di una centrale operativa territoriale per il distretto di Asst Crema, tre case di comunità (una nel presidio di via Gramsci, una presso il polo santa Marta di Rivolta d'Adda ed una terza probabilmente tra Lodi e Melegnano). Infine, un ospedale di comunità da collocare presso la sede di Rivolta d'Adda dotato di 20-40 posti letto. Per Rossoni la normativa sembra volta ad uniformare l'organizzazione sul territorio nazionale, “tuttavia mi auguro che nella revisione, la regione svolga quel ruolo che ha sempre svolto nello sperimentare modelli che più si adattano alla nostra realtà lombarda”. Peraltro, sul tema , Anci ha richiesto ai comuni di far pervenire proposte e suggerimenti entro il 25 agosto: “se fossimo in grado come area di far pervenire una nostra proposta sarebbe tanto di guadagnato” precisa Rossoni.

 

Ambiti e distretti

Altro aspetto su cui Rossoni ha focalizzato l'attenzione è la questione dei distretti. Sul territorio lombardo verranno triplicati. In provincia saranno 4. Nel cremasco, per rispondere al fabbisogno sanitario di 160 mila persone, uno a Crema e uno probabilmente a Rivolta D'Adda. L'intento è quello di far coincidere il distretto e l'ambito sociale. “Secondo le indicazioni che vengono fornite, per le quali deve essere previsto un distretto ogni 100 mila abitanti, i comuni di Castelleone e Soncino finirebbero sotto un altro distretto e dunque l'ambito andrebbe rivisto. In tutto questo – sottolinea Rossoni- sarà importante il ruolo dei sindaci, chiamati ad esprimersi nell'ambito del distretto, circa il sistema integrato di servizi sociali e sanitari”. Più precisamente sarà importante “il ruolo della conferenza dei sindaci, normata dalla giunta sentito il parere degli enti locali”.

 

'Valorizzare il nostro territorio'

Infine, Rossoni ha passato in esame il protocollo di intesa siglato da Provincia, Comune di Cremona, Regione, Ats Valpadana e Asst Cremona per la realizzazione di un nuovo ospedale nel capoluogo provinciale e finalizzato ad uno “sviluppo equilibrato delle unità di offerta sul territorio provinciale”. “Mi auguro che si realizzi – ha detto Rossoni – perché deve essere garantita e valorizzata l'offerta ospedaliera del nordovest della provincia. Il tema più importante è la nostra presenza in sedi istituzionali: al netto dell'opportunità per la città di Cremona, mi interessa che l'offerta ospedaliera del nostro territorio sia valorizzata”.

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