05-08-2015 ore 22:52 | Politica - Milano
di Andrea Galvani

Regione, approvata la Riforma sanitaria. È ufficiale, l'ospedale Maggiore mantiene l'autonomia, nasce l'Asst di Crema

Ora è ufficiale: il Consiglio regionale ha approvato la riforma sanitaria, confermando l'autonomia di Crema. Le province di Cremona e Mantova saranno ricomprese in un’unica Agenzia di Tutela della Salute (ATS) che sostituirà le rispettive ASL, all’interno della quale sono previste le ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali) di Mantova, Cremona e Crema, ognuna delle quali con una propria direzione e dotate di un polo ospedaliero e un polo territoriale, che avranno il compito di favorire l’integrazione dei servizi socio sanitari con quelli socio assistenziali.

 

L'Asst di Crema

L'azienda socio sanitaria di Crema comprende il distretto Asl di Crema ed i Comuni di Soresina, Genivolta, Casalmorano, Annicco, San Bassano, Paderno Ponchielli, Azzanello, Castelvisconti, Trigolo, Cumignano sul Naviglio, Cappella Cantone. Oggi alle 18.43 il presidente della regione, Roberto Maroni, ha ringraziato i sindaci del Cremasco “per la presenza costante, la compattezza” ed il supporto offerto agli uffici regionali nella positiva soluzione dell'intricata vicenda.

 

Visione del futuro

“Abbiamo il compito di adeguare il nostro sistema – ha aggiunto Maroni - e avere la visione del futuro, di delineare la Lombardia dei prossimi 20 anni; in questo senso, ancora una volta anticipiamo tutte le altre regione. Come detto da Malvezzi, lavoriamo su questo tema da 1 anno e mezzo, abbiamo ascoltato e ascoltiamo tutti ma continueremo a farlo anche nei prossimi 60 giorni; poi entro la metà, massimo fine di ottobre eventualmente provvederemo ad aggiornare l'allegato, anche se Crema, posso dirlo già ora, sarà confermata”.

 

Il Libro Bianco

Il governatore ha ribadito che la maggioranza di centrodestra ha “il dovere di decidere in coerenza coi principi del Libro Bianco: la libertà di scelta del cittadino e la presa in cura del malato. La trasformazione delle aziende ospedaliere è un'evoluzione del sistema. Le aziende ospedaliere che diventano Asst avranno due rami, con l'aggiunta dell'integrazione della prestazione ospedaliera al territorio. Bisogna vincere resistenze, ma il nostro compito non è quello di cedere alle pressioni, se non le riteniamo corrette, ma avere la forza di disegnare un modello per il futuro”.

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