05-07-2018 ore 12:45 | Politica - Dal cremasco
di Marilisa Cattaneo

Scrp e recesso delle quote. Bonaldi chiede la sospensione dell'incontro: 'Nessuna urgenza'

"Viste le decisioni di alcuni sindaci di recedere dalla Società cremasca reti e patrimonio cadono le ragioni di urgenza della riunione". Per questo motivo il sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha chiesto di sospendere l'incontro dei soci di Scrp in programma per domani, venerdì 6 luglio. "Ritengo opportuno - si legge nella lettera inviata ai colleghi sindaci e al presidente di Scrp Pietro Moro (integrale in allegato) - lasciar decantare qualche giorno in più la situazione, tornare a confrontarci al fine di operare una riflessione più ponderata rispetto al comune percorso da intraprendere".

 

Coesione e confronto

Per Bonaldi "il segnale dato dai sette sindaci che finora hanno esercitato il diritto di recesso impone una riflessione seria, che deve restare saldamente orientata alla salvaguardia dell'unità e della coesione territoriale, senza disperdere quel prezioso bagaglio di aspirazioni, progetti, patrimoni, relazioni, comuni strategie che abbiamo ricevuto in dote dagli amministratori che ci hanno preceduto" . Il primo cittadino di Crema ha avanzato la proposta di "riaggiornare la seduta prima della pausa agostana, al fine di consentire opportuni e capillari momenti di confronto e approfondimenti fra i sindaci e poi con il Cda della società".

 

I numeri

Negli ultimi giorni sette sindaci cremaschi hanno esercitato il diritto di recesso, inviando a Scrp l'istanza di liquidazione che dovrà avvenire entro 180 giorni dal ricevimento della comunicazione. Ogni azione ha un valore di 77,04 euro: Casale Cremasco ne detiene 3.120 (0,78% del capitale sociale), Casaletto di Sopra 1.360 (0,34%), Palazzo Pignano 10.640 (2,66%), Ticengo 1.320 (0,33%), Salvirola 2.720 (0,68%) e Soncino 14.440 (3,61%). Di fatto Scrp perderà 40.960 azioni (10,24%) per un totale di 3 milioni 155 mila 558, 40 euro.

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