05-07-2018 ore 09:30 | Politica - Crema
di Marilisa Cattaneo

Crema. Centri estivi per disabili e i contributi delle famiglie, per Gennuso 'pari opportunità'

La vicenda riguarda il contributo di 80 euro chiesto alle famiglie dei bambini disabili che frequentano attività estive a Crema. Sull'argomento il consigliere del Movimento 5 stelle Manuel Draghetti (nella foto sotto) a fine maggio ha presentato un'interrogazione (integrale in allegato). In particolare ha chiesto "da chi fosse stata decisa l'iniziativa, come fosse stata calcolata la cifra, a cosa servissero i fondi e il motivo per cui venisse chiesto di spendere 320 euro al mese per accedere a qualcosa che negli scorsi anni era un diritto garantito per chi ha un figlio disabile".

 

Decisione collettiva

"Da gennaio ad aprile 2018 - si legge nella risposta del sindaco Stefania Bonaldi (integrale in allegato) - si sono svolti diversi momenti di confronto e di elaborazione progettuale con i rappresentanti tecnici dei servizi sociali dei 48 comuni dell’ambito cremasco, con gli enti gestori accreditati per i servizi educativi e con le associazioni dei familiari. L'obiettivo era ampliare la possibilità di partecipazione ai servizi estivi, giungendo ad una co-partecipazione omogenea da parte delle famiglie e non differenziata sulla base del livello di gravità delle disabilità del minore. Nella logica del pagare il giusto i rappresentanti dei genitori hanno sempre sostenuto la loro volontà di poter intervenire con risorse proprie all’interno di un quadro di sostenibilità e di equità. In tale contesto è stata definita la quota di 80 euro".

 

Il concetto di pari opportunità

Come spiegato in una nota dall'assessore Michele Gennuso (integrale in allegato) "a guidare il percorso è stato il concetto di pari opportunità, la possibilità cioè di non sentirsi discriminati per la situazione di disabilità e men che meno per la gravità della stessa. È vero che alcune famiglie si sono ritrovate a dover contribuire all'attività in maniera significativa ma la volontà era ed è quella di consentire a tutti di compartecipare, prendersi cura tutti di tutti in una dimensione solidaristica. Come più volte ricordato qualora qualche famiglia non avesse le possibilità di dare il contributo richiesto i servizi sociali si attiveranno per trovare le risorse e consentire al bambino di partecipare alle attività proposte".

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