04-12-2018 ore 17:35 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Cremasco. Riassetto Scrp, per Rifondazione ‘è una questione sempre più ingarbugliata’

L’attuale riassetto societario di Scrp non è gradito a Rifondazione comunista: “abbiamo fin da subito avversato la liquidazione a favore dei privati di servizi essenziali frutto di sacrifici e investimenti da parte del nostro territorio e dei suoi cittadini. La nostra proposta di andare verso una riorganizzazione che puntasse all’efficientamento della società, con consigli di amministrazione partecipati da rappresentanti dei lavoratori e utenti, a garanzia di investimenti oculati e attenti, purtroppo non è mai stata presa in considerazione e nel giro di pochi anni, gas, rifiuti, piscine, parcometri, teleriscaldamento, manutenzioni pali luce sono stati esternalizzati”.


Crescono i dubbi

Insoddisfatti della gestione della società, sono recentemente usciti dalla società 8 sindaci del territorio. Altri amministratori hanno quindi deciso di approfondire: il riassetto societario è stato bocciato dal “revisore dei conti sentito da Pianengo, Comune che ha deciso di sospendere la votazione in consiglio comunale del nuovo Statuto e della riorganizzazione societaria”. Negativo anche il parere del revisore di Vaiano Cremasco: “evidenzia una mancanza di parametri economici che quantifichino gli effetti dell’operazione, avvalorando i sospetti degli 8 sindaci di una operazione atta a rallentare l’indennizzo e ridimensionarne l’importo”. Approvazione sospesa anche “dal comune di Offanengo”.


Servizi e mercanti

Secondo Rifondazione “la vicenda diviene sempre più ingarbugliata. Sta disorientando molti sindaci, preoccupati di salvaguardare il patrimonio comunale e le funzioni”. Col rischio che vengano meno “la missione pubblica e l’interesse collettivo”, i partiti di “destra e centro sinistra” paiono “sempre più disposti ad assecondare interessi privati” o ad “ad azzuffarsi per avere un maggiore peso specifico nella società a favore dei propri gruppi di appartenenza. Gesù cacciò i mercanti dal tempio perché ne profanavano il vero fine, pare che nel Cremasco abbiano cacciato i servizi comunali dal tempio ma i mercanti siano rimasti”.

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