04-12-2017 ore 13:56 | Politica - Crema
di Ramona Tagliani

Crema. Racchetti Da Vinci. Docenti contro la doppia amputazione a favore del Munari

Torna fortemente alla ribalta la questione del dimensionamento scolastico. I docenti dell’istituto Racchetti Da Vinci hanno sottoscritto un documento contrario ad “amputare due indirizzi dell’istituto scolastico per attaccarli a un altro”. In estrema sintesi si oppongono al futuro scorporo degli indirizzi liceo delle scienze umane e liceo economico sociale. Attualmente hanno sede nelle ex magistrali e nell'anno scolastico 2018-19 potrebbero essere aggregati al liceo artistico Munari per consentirne l'autonomia. Data l’importanza dell’argomento ne diamo pubblicazione integrale.

 

Dimensionamento

“Lo scorso 31 ottobre, in modo del tutto inatteso, abbiamo scoperto dai quotidiani che l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico 2018-2019 avrebbe garantito l’autonomia del liceo artistico Munari grazie allo scorporo del liceo delle scienze umane e del liceo economico sociale dall’istituto comprensivo Racchetti Da Vinci. Abbiamo appreso che le operazioni di divisione, sottrazione e addizione garantivano numeri quasi equivalenti: 1100 alunni nel nuovo polo destinato all'artistico, alle scienze umane e all'economico-sociale 1250 nel Racchetti Da Vinci ridimensionato”.


Paiono tutti molto soddisfatti”

“Ci siamo interrogati sulle motivazioni di coloro che hanno deciso o hanno contribuito alla decisione, che paiono tutti molto soddisfatti. Soddisfatto il presidente del consiglio provinciale Viola, soddisfatti il comitato provinciale consultivo e le organizzazioni sindacali, soddisfatta Forza Italia, che evidentemente ha potuto contare sull’appoggio o sul silenzio di tutti gli altri partiti. Contenta è la responsabile per scuola e formazione, contento il gruppo consiliare cittadino”.

 

Indirizzi amputati e attaccati

“Tale appagamento trova conferma nell’articolo pubblicato dal Torrazzo del 31 ottobre, secondo cui la soluzione che prevede di amputare due indirizzi di un istituto scolastico per attaccarli a un altro non 'comporta alcuna ricaduta negativa' sul Racchetti Da Vinci. Tutti contenti dunque? No. A noi, che non siamo numeri da spostare ma professionisti con un nome e una storia legata a questa scuola, l’operazione pare discutibile sia nel metodo che nel merito”.


L’accorpamento con le magistrali

“Smembrare e accorpare scuole non è una banale operazione aritmetica ed è evidente che non basta che i conti tornino sotto il profilo numerico. Ci chiediamo se chi ha deciso ha preso in considerazione la nostra storia, che a partire dal 1995 ha già visto altre travagliate operazioni di questo genere, nell’ambito di quella che ai tempi fu chiamata 'razionalizzazione'. Risale infatti a tale data l’accorpamento al liceo classico Racchetti dell’allora istituto magistrale Albergoni, numericamente molto più corposo. Le due scuole, diventate una, iniziarono a condividere un progetto educativo che privilegiava la formazione umanistica. È stata un’integrazione proficua anche se faticosa, sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista didattico”.


Scuole come pedine

“Più recentemente una nuova operazione di riordinamento e razionalizzazione ha determinato la creazione di un polo liceale che comprendesse il liceo scientifico Da Vinci. Evitando di farci troppe domande sulle reali motivazioni che hanno fatto da comune denominatore a questo Risiko di cui le scuole erano le pedine, abbiamo voluto vedere e trovare le ragioni ideali e culturali per riaffrontare, come Sisifo, la nuova fatica. È un processo in divenire che costa a tutti noi impegno e dedizione. Essenziali in tale processo, sono stati i ragazzi, che si sono inventati modi e occasioni - dalle felpe di istituto alle attività sportive, alle feste - per scoprire e vivere con serenità questa nuova appartenenza. Gli sforzi ci stanno ripagando: il liceo delle scienze umane, l’economico sociale, il linguistico, il classico, lo scientifico offrono una qualificata e articolata formazione liceale solidamente inserita nel territorio e il lavoro di tutti noi ha saputo creare organismi rappresentativi unitari, progetti didattici, relazioni umane uniche e insostituibili con alunni, genitori e colleghi”.


Le reali motivazioni

“Non riusciamo proprio a comprendere le ragioni per cui l’istituto comprensivo Racchetti Da Vinci debba essere privato di una delle sue parti. È probabile però che le motivazioni che a noi sfuggono – e che non possono essere banalmente numeriche – siano invece chiarissime a chi ha deciso. Perché, allora, non esplicitarle? Perché non condividerle con noi e con la cittadinanza? Perché non rendere noti i criteri adottati? Sappiamo bene noi, come sa chi ha deciso, che a Crema esistono realtà scolastiche decisamente più sovradimensionate della nostra, collocate oltretutto in contesti urbani logisticamente più adatti a favorire la nascita di una nuova scuola che comprenda il liceo artistico e, al suo interno, quel seicentunesimo alunno alla cui presenza si lega l’autonomia amministrativa e dirigenziale della scuola stessa. E allora perché ancora una volta tocca a noi? Il consiglio di istituto si è espresso unitamente contro questa decisione. Ora desideriamo dirlo coralmente anche noi docenti dell’Iis Racchetti-Da Vinci: no a questa amputazione, che ci pare davvero priva di argomenti in grado di collocare il bene della scuola al primo posto”.