04-09-2020 ore 16:25 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Referendum per il taglio dei parlamentari: le motivazioni dell'ampio 'Comitato per il no'

Il taglio dei parlamentari è demagogico, non porterebbe a benefici oggettivi e anzi limiterebbe o addirittura, come nel caso del Cremasco, abolirebbe la rappresentatività territoriale. Favorirebbe le oligarchie, il governo di pochi, a discapito dei molti. E ancora: la pavidità dell’attuale classe politica parlamentare vota a favore in Aula sperando che siano gli italiani a cassare il quesito referendario. Sull’onda della mancata riforma del 2016, finirebbe col distruggere un presidio fondamentale come le Province: proprio di questi tempi scontiamo il danno dell’attacco agli Enti intermedi, che oggi avrebbero giocato un ruolo fondamentale se avessero mantenuto le competenze sul lavoro e gli istituti scolastici superiori.

 

Composizione trasversale

Non solo: se andasse in porto, il Referendum del prossimo 20 e 21 settembre porterebbe a rendere quasi impossibile il lavoro delle commissioni parlamentari, con un conseguente, ulteriore rallentamento dell’attività. Queste alcune delle ragioni espresse dai rappresentanti del Comitato cremasco per il no. Palesemente trasversale, unisce sensibilità politiche differenti, nella quotidianità locale sovente diametralmente opposte. Troppo importante l’obiettivo di non esautorare il parlamento. Ecco quindi che l’idea nata da Tiziano Guerini e Simone Beretta ha portato “ad un’iniziativa politica e organica ampiamente condivisa. Esattamente ciò che la proposta referendaria per il Sì nega al presente e non garantisce per il futuro”.

 

Gli aderenti

L’adesione, ancora aperta, “è individuale e non impegna i partiti e le associazioni di appartenenza”. Ad oggi i firmatari sono i seguenti: Antonio Agazzi (capogruppo Forza Italia Crema), Ermete Aiello (avvocato), Agostino Alloni (Pd), Fabio Bergamaschi (assessore Crema), Simone Beretta (Consigliere comunale e provinciale), Enzo Bettinelli (architetto), Stefania Bonaldi (sindaco Crema), Franco Bordo (già parlamentare), Aldo Casorati (sindaco Casaletto Ceredano), Egidio Chiodo (Italia viva), Emanuele Coti Zelati (consigliere comunale Crema), Matteo Galletta (Azione), Tiziano Guerini (Italia viva), Linda Hazizaj (Italia viva), Giorgio Lazar (avvocato), Paola Orini (dirigente scolastico), Giovanni Palumbo (commercialista), Angelo Scarpelli (Sindaco Sergnano), Giovanni Rossoni (sindaco Offanengo), Virginio Venturelli (Comunità socialista), Arcangelo Zacchetti (pensionato).

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