04-08-2023 ore 14:08 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Ritardi velodromo. Zanibelli, Forza Italia: ‘la responsabilità politica è chiara ed evidente’

“Non sono bastati “un’ottantina di verbali redatti dal direttore lavori e 35 verbali redatti dal coordinatore della sicurezza”, richiamati dal sindaco, per mettere l’amministrazione in condizione di far rispettare il contratto stipulato con la società appaltante, contratto che non prevedeva certo mesi di ritardo per la ultimazione e consegna lavori al velodromo”. Come spiega Laura Zanibelli, consigliere comunale di Forza Italia, “non sono bastati neppure per ‘pungolare’ e far recuperare il tempo perso, visto che anche l’ultima proroga concessa (21 luglio) è stata nuovamente superata. Neppure è valsa a quanto pare la decisione di applicare dal 21 luglio in poi le penali”.

 

Responsabilità politica

“Seppur sia vero che le amministrazioni pubbliche non devono subentrare nella salvaguardia contrattuale e nel pagamento degli stipendi per dipendenti di società terze, qualora fosse confermato quanto oggetto di protesta da parte delle maestranze, da verificare dalle istituzioni competenti, è pur sempre vero che la responsabilità politica di seguire i lavori e accertarsi che i tempi vengano rispettati, tanto più quanto non si ravveda un problema di finanziamento dell’intervento nel suo complesso, è invece tutta ascrivibile a come l’amministrazione segue i contratti ed i lavori assegnati ed esercita la funzione di controllo. Purtroppo una storia che si ripete, basta citare bocciodromo e piscina”.

 

Il Coni e la vendita del velodromo

“Dobbiamo rilevare uno scivolone politico e polemico poi da parte del sindaco, facilmente smentibile e già smentito in Aula consiliare, quando ascrive a ‘differenti scelte politiche del passato dell’allora coalizione di centrodestra’ la volontà di destinare ‘alla demolizione a fini di trasformazione dell’area’, quando da tutti è noto che il Coni era proprietario della struttura e che già durante l’amministrazione Ceravolo aveva deciso di procedere alla sua dismissione, decisione che solo dopo anni ha rivisto, durante l’amministrazione Bonaldi, quello sì. Chissà a che giova provare sempre a scaricare, per di più erroneamente, le responsabilità”.

 

I lavori da ultimare

“Risulta invece ora che ‘i lavori da ultimare consistano nella messa in opera della recinzione lato centro sportivo del tennis di via Sinigaglia; nel completamento dei marciapiedi; nella pulizia dello spogliatoio e nella posa dei serramenti interni; nella pulizia del terreno perimetrale e nell’integrazione con terra di coltura. Saranno pur lavori residuali come li definisce il sindaco – conclude la consigliera di centrodestra - ma senza la loro ultimazione il velodromo non è consegnato, il collaudo non è effettuato, la presa in carico e la gestione diretta o indiretta non sono effettuate: passerà un altro inverno?”