In apertura di seduta, nella fase riservata alle comunicazioni, il consigliere Paolo Nicardi ha parlato di “una situazione che, purtroppo, si ripete da tempo e che tocca da vicino i temi fondamentali della tutela ambientale e della salute pubblica”. Nell’area dell’ex scuola di Cielle sono stati trovati “numerosi frammenti di materiale isolante sintetico, rinvenuti nel parcheggio e lungo il percorso ciclo-pedonale, con ogni probabilità trascinati dal vento da un edificio ormai in stato di abbandono. Non è un episodio isolato: già in passato, come ad esempio l’8 agosto 2024, si erano verificati casi simili”.
Criticità concreta
Per Nicardi “siamo davanti a una criticità concreta e non più rinviabile. I materiali isolanti sintetici, comunemente utilizzati in edilizia, sono composti da polimeri plastici che si degradano molto lentamente. Una volta esposti agli agenti atmosferici, si sbriciolano in frammenti che possono contaminare il suolo, le acque e disperdersi nell’ambiente sotto forma di microplastiche. Questi residui rappresentano un serio rischio per l’ambiente e per la fauna locale. Gli animali selvatici – come uccelli, roditori, o piccoli mammiferi – possono facilmente entrare in contatto con questi materiali, utilizzarli accidentalmente nei nidi o ingerirli durante l'alimentazione, con gravi conseguenze per la loro salute e sopravvivenza. È una minaccia silenziosa, ma estremamente concreta”.
Tutela della salute
Il consigliere Nicardi ha chiesto al comune “di intervenire con urgenza e determinazione” e al sindaco di sollecitare “il liquidatore responsabile dell’edificio, affinché venga effettuata al più presto una verifica dello stato dei materiali e una bonifica dell’area”. Per Nicardi “chi rappresenta la cosa pubblica è anche custode dell’ambiente e promotore di una cultura del rispetto, della prevenzione e della responsabilità”. Non solo: è dovere del consiglio comunale “trasformare le preoccupazioni dei cittadini in azioni concrete, essere vigili, presenti e promotori della tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.