"Un atto di libertà che ha segnato la storia dei piccoli comuni italiani". Commenta così Erminio Zanenga, portavoce del Comitato per il no, l'esito del referendum per la fusione tra Fiesco e Castelleone. Quasi il 60% degli elettori fieschesi si è detto contrario all'unione dei due comuni, bocciando di fatto il progetto proposto dalle due amministrazioni comunali.
Dai servizi al futuro
"Fiesco continuerà ad esistere, con una profonda voglia di fare e di crescere in autonomia" ha proseguito Zanenga: "A beneficiarne, non in senso strettamente economico, saranno le persone, il nostro polo produttivo, i servizi, i commercianti, tutte le membra del nostro piccolo grande paese, che dopo tanti sacrifici fatti nel tempo possono continuare a vivere, operare ed agire in un sistema sano, forte e capace di guardare al futuro senza paura".