04-06-2021 ore 16:47 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. La Costituzione ai diciottenni di Pacioli, Ispe, Manziana e Racchetti Da Vinci

Nella sala consiliare del comune, dove tradizionalmente si riunisce il consiglio comunale, oggi il sindaco Stefania Bonaldi e la presidente del Comitato per la promozione dei principi della Costituzione, Graziella Della Giovanna, hanno accolto la seconda parte dei neo diciottenni della città, nati nel primo semestre del 2003 (per quelli nati nel secondo semestre l’appuntamento è per il prossimo dicembre). Agli studenti e studentesse dell’istituto Pacioli e dell’Ispe, della Fondazione Manziana e dell’istituto Racchetti Da Vinci hanno consegnato una copia della Costituzione italiana.


L’amore per la libertà

Come sottolineato dal sindaco, la cerimonia bissata oggi rappresenta uno dei momenti più significativi della vita amministrativa e civile: “Una consegna che significa investirli del pieno dei diritti e dei doveri previsti dalla nostra Costituzione, che poggia le basi su gesti di altruismo, su sacrifici immensi, sull’impegno e sull’amore per la libertà e la democrazia di tantissimi e tantissime giovani, che hanno fatto la storia repubblicana di questo Paese. Una legame invisibile ma potente ci unisce, ed è la Costituzione della Repubblica Italiana”. (Accanto le studentesse del Pacioli)

 

Unità, tolleranza, fraternità

Nei giorni scorsi, durante la cerimonia presso il famedio del comune e incontrando altri studenti e studentesse, il sindaco ha sottolineato quanto sia importante “ricordare, un esercizio ormai diventato non ordinario, una specie di eccezione. Ricordare è scomodo, brucia, pone domande, soprattutto a chi è dotato di coscienza civile. Il 2 giugno non può ridursi a semplice data, dovrebbe servire a snidare coloro che ancora oggi, 75 anni dopo quel giorno di tarda primavera del 1946, che rappresenta il fondamento di ciò che ci tiene uniti, non cambia idea e si nasconde nelle pieghe della vita repubblicana, al riparo da ogni critica ma intimamente convinto che chi ama la democrazia, la tolleranza, chi coltiva ideali di fraternità, stia sbagliando”. (Accanto gli studenti della Manziana)

 

Antifascismo e uguaglianza

Gli studenti cremaschi sono stati invitati ad approfondire la vita e l’esempio del “partigiano Bimbo, Ernesto Monfredini, originario di Castelleone, fucilato allo stadio Voltini dai fascisti insieme ad altri tre compagni, Enrica Gandolfi, nome di battaglia Anita, che lascia il piccolo di pochi mesi per raggiungere il marito Francesco Ronchi, partigiano in montagna e si ricongiungeranno a Crema, anche con il loro bambino, solo a guerra finita. Siamo figli e figlie loro e siamo il frutto di questa storia e di questi gesti di liberazione”. I diritti vanno difesi e custoditi ogni giorno, ricordando al tempo stesso i propri doveri: “l’Italia poggia le sue fondamenta sull’antifascismo e ripudia una cultura che non sia fondata sul rispetto, sulla pari dignità di ciascuno, sull’uguaglianza, sui diritti e doveri di ciascun essere umano, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di orientamento sessuale e di paese di provenienza”.

1770