04-06-2020 ore 20:38 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Parcheggi a pagamento, il contratto con la Gestopark va verso la risoluzione

La gestione dei parcheggi a pagamento della città potrebbe cambiare a breve. La notizia era nell'aria, ma durante il consiglio comunale odierno sono emersi ulteriori dettagli. Rispondendo all’interrogazione di Forza Italia, l’assessore Fabio Bergamaschi ha ribadito la “nota insoddisfazione dell’amministrazione in merito alla gestione del servizio”, siglato il 9 novembre 2016 con Gestopark S.r.l. Avrebbe dovuto essere “un reale cambio di paradigma nella mobilità veicolare privata che, appoggiandosi sulle più moderne tecnologie", avrebbe consentito di "incrociare semplificazione per l’utenza e riduzione di emissioni inquinanti”. Così non è stato. Il Comune lamenta “la mancata realizzazione di una serie di investimenti” (in allegato tutti i dettagli).

 

Le ‘ragioni’ del gestore

Il gestore ha inizialmente rivendicato “questioni tecniche sottese alla posa dei sensori con modalità necessariamente diverse rispetto al contratto, in ragione delle peculiarità del territorio comunale”. In un secondo momento la “necessità di un riequilibrio economico del contratto” dovuto alla mancata realizzazione, da parte del Comune, di 530 nuovi stalli a pagamento (come previsto dal contratto per quanto riguarda il terzo anno). Per la Gestopark il quadro è aggravato dall’introduzione della sosta gentile e dalla sottrazione di altri “spazi di sosta a pagamento” dovuti a “interventi di riqualificazione urbana”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata “la sospensione del servizio in forza dei provvedimenti normativi e comunali connessi all’emergenza Covid-19”.

 

Risoluzione in danno

Attualmente è in corso un tentativo di conciliazione e il Comune è pronto “all’ipotesi di risoluzione in danno” e “al riaffidamento del servizio a terzi”. Non appena ci saranno novità in materia (e pare ne avremo entro la fine di giugno), ha concluso Bergamaschi, l’amministrazione non tarderà a darne ampia diffusione. Soddisfatto Simone Beretta: non solo “per aver risposto alle sollecitazioni dei cittadini, evidentemente preoccupati”, ma anche per “aver portato l’amministrazione a chiarire ogni dettaglio” di una vicenda “che non faceva il bene della città e del Comune”. Il termine naturale del contratto è previsto per il luglio del 2021.

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