04-06-2019 ore 11:39 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Lena sulle ‘strade alternative percorse dal cda' della Fondazione Benefattori Cremaschi

Conclusa la tornata elettorale, si torna a parlare della Fondazione Benefattori Cremaschi. Come spiega il consigliere regionale Federico Lena “nei mesi scorsi si è tenuto un incontro e relativo percorso di massima con l’ Asst di Crema ed in modo specifico con il dottor Sala (direttore socio- sanitario) e successivamente con il dottor Mannino (direttore generale Ats) per cercare di andare incontro alle oggettive difficoltà della Fondazione”. Commentando l’aumento della retta di 2 euro al giorno recentemente disposto dal Consiglio di amministrazione, l’esponente della Lega spiega di “prendere atto della legittima scelta della Fondazione di muoversi su strade alternative: evidentemente la politica della comunicazione palesata sui media ha più appeal del pragmatismo e della concretezza che mi contraddistinguono”.

 

Tra rette e contributi regionali

“La Regione Lombardia – ribadisce Lena - ha sempre sostenuto chi ha avuto la necessità di essere sostenuto. Oggi la Fondazione (struttura privata) ha la facoltà ovviamente di esigere le rette che ritiene opportune ma non può certamente incolpare Regione Lombardia per eventuali difficoltà insite nella propria gestione”. Allargando il campo alla “supposta riduzione dei contributi che Regione corrisponderebbe per ospite affetto da Alzheimer e indicati (erroneamente) in 39€/die invece che 52€/die, va detto che la quota giornaliera per posto letto in nucleo Alzheimer continua ad essere di 52 €. Regione Lombardia a fronte dell’aumentato bisogno espresso da tale tipologia di utenza, con DGR XI/1046 del 17/12/2018 ha previsto per il 2019 un ampliamento a livello regionale di 1670 posti letto, derivanti da trasformazione di posti letto ordinari di Rrs già a contratto, da riservare a nuclei Alzheimer. Questa operazione ha di fatto comportato su base regionale, un incremento di risorse aggiuntive pari a 7.924.150 euro”.

 

Indice di dotazione territoriale

“Per quanto concerne l’indice di dotazione territoriale, all’Ats Val Padana sono toccati 103 posti letto per un totale di risorse aggiuntive pari a 488.735 euro. Tali nuclei saranno assegnati a seguito di bando e per questi nuovi “nuclei Alzheimer” Regione corrisponderà la tariffa già prevista per l’Alzheimer che si conferma in € 52/die. Per assicurare risposte innovative alla malattia di Alzheimer, Regione ha inteso consentire inoltre anche forme sperimentali di assistenza e presa in carico, individuate nel cosiddetto Villaggio Alzheimer. Si tratta di una delle più attuali modalità di assistenza alle persone affette da demenza che vengono accolte in centri residenziali dedicati, organizzati come un piccolo paese (e non come un nucleo di Rsa), in grado di permettere agli ospiti di condurre una vita quasi normale, ricevendo nel contempo le cure necessarie”.

 

La misura sperimentale

“A sostegno di tale progettualità sperimentale – sottolinea Lena - la Regione ha stanziato a livello regionale 2 milioni di Euro atti a remunerare le giornate di degenza attraverso una tariffa che, in questa fase sperimentale, è stata fissata in 29 euro/die (e non i 39€ verosimilmente riportati nell’articolo). Poiché si tratta di una “misura sperimentale” e non di un’unità d’offerta già normata, è stata al momento individuata una tariffa di tipo sperimentale”.

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