04-02-2020 ore 12:08 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Bilancio previsionale 2020 approvato in Consiglio, tra passione, limiti e limoni

Con la terza seduta fiume nell’arco di poco più di un mese, nella serata di ieri il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2020 e il documento unico di programmazione 2020-2022. Da segnalare il voto contrario di Emanuele Coti Zelati, della Sinistra, negli ultimi mesi in crescente contrasto con gli ex alleati, in particolare per quanto concerne il settore scolastico. Tra le critiche, registriamo quella del capogruppo di Forza Italia. Secondo Antonio Agazzi è “un’amministrazione stanca, senza slancio, che pare procedere più che altro per inerzia, incapace di raccogliere suggerimenti, sia quando provengono dai banchi della minoranza, sia quando ne sono ‘latori’ i propri consiglieri”. Diametralmente opposto il parere del sindaco: secondo la quale “i consiglieri, i colleghi e colleghe di giunta” sono “una risorsa preziosa” per lei e per la comunità cremasca “per la dedizione, l’entusiasmo, la competenza e la carica che mantengono e che anzi incrementano”. Particolarmente apprezzato, nel corso della “lunga maratona del bilancio”, il fatto che la “discussione talora serrata” sia “sempre stata civile”.

 

Uno su diciassette

In sostanza, è stato accolto solo uno dei 17 emendamenti presentati dall’opposizione: è dei Cinque stelle e impegna la giunta a dar vita al regolamento del verde pubblico entro l’anno. Nonostante un rapido conciliabolo ed un tentativo di mediazione su due piedi tra i referenti della Lega (Andrea Agazzi), della Sinistra (Emanuele Coti Zelati) e del Pd (Jacopo Bassi), durante l’intervento di Laura Zanibelli (Forza Italia), non è riuscito a passare l’emendamento sull’istituzione della Baby card, con un contributo di 300 euro per i primi 100 nati. Il Pd s’è detto pronto a riprendere il tema, a migliorare il documento (300 euro sono pochi, sono da limare alcuni passaggi sulla residenza di entrambi i genitori), ma certo non durante la discussione del bilancio. Bilancio che, riassunto nelle parole del sindaco al termine della seduta, consente di “incanalare l’attività 2020”, fornendo “alla macchina amministrativa” strumenti e risorse “per portare avanti il nostro programma per Crema”.

 

Ogni limite ha una pazienza”

Nella replica della Giunta è tornato spesso il tema del Programma: “la nostra stella polare – ha sottolineato Stefania Bonaldi - pur capace di adattarsi alle esigenze contingenti e alla realtà”. I toni piuttosto pacati si sono alzati solo durante la replica dell’assessore Michele Gennuso, secondo il quale i Cinque stelle dovrebbero essere più responsabili nel trattare argomenti delicati - “stiamo parlando di persone che vivono situazioni di fragilità” - come il tema della morosità nelle casa Aler. Piccato, Manuel Draghetti ha preparato una serie di fogli, mostrati durante il suo intervento, lamentando come dalla maggioranza spesso venga utilizzato un linguaggio sicuramente non oxfordiano e per giunta nemmeno un poco istituzionale. In chiusura, “visto che la consigliera Tiziana Stella mi ha definito aspro, regalo tre limoni di Sorrento all’assessore Gennuso”. Il quale, prima incredulo per la scenetta, ha poi sbottato: “ma insomma, regalate limoni campani a un siciliano?! Ma non si fa”. In tutta risposta, la fase pirandelliana della seduta si è conclusa col regalo del vicesindaco al consigliere pentastellato: un pacchetto di caramelle, “per addolcirti”. Caramelle apprezzate in particolare da Simone Beretta, che ha approfittato di un momento di stanca per testarne l’effetto. Insomma, “ogni limite ha una pazienza”, direbbe il buon De Curtis.

 

Welfare ed opere pubbliche

Stemperata la tensione, Gennuso e la maggioranza hanno ribadito che gli interventi nel Welfare “non hanno nulla a che vedere con l’assistenzialismo” e anzi hanno l’obiettivo di “responsabilizzare col Welfare di comunità” tutte le persone che usufruiscono di un servizio pubblico. Parlando di cultura, “la città non è mai stata così vivace, ricca e attrattiva”. Secondo la maggioranza, visto che “niente si improvvisa”, sono stati compiuti passi in avanti nella pianificazione della mobilità sostenibile, “con progetti come Crema2020, bike e car sharing e led in tutta la città”. Led che a onor del vero continuano a sollevare critiche - “non si vede niente” - in tutta l’opposizione. Passando della pianificazione delle opere pubbliche – e usandolo per confutare l’assunto di non avere strategia – l’amministrazione ha ricordato il sottopasso di santa Maria, “che da 50 anni è in ogni Programma di ogni colore e che noi, finalmente realizzeremo. Solo quella varrebbe un mandato, senza contare piazza Garibaldi e Giovanni XXIII, via Cadorna, il ponte ciclopedonale sul Serio, il recupero del Velodromo, la pista di atletica ad Ombriano, 4 milioni di euro per l'edilizia scolastica”. E “solo per citarne solo alcune” ha aggiunto il sindaco.

 

Solidità economica

Insomma, il bilancio del Comune, nell’anno 2020 “è sano, in linea con le esigenze, capace di rispettare parametri di equilibrio e solidità economica e finanziaria, con dotazioni adeguate per ogni settore”. Su tutto svetta “un piano investimenti serio e credibile ed una costante riduzione dell’indebitamento del nostro Comune”. Qui sta la motivazione della bocciatura dell’emendamento di Forza Italia che chiedeva di congelare la restituzione del debito per tre anni, liberando 6,5 milioni di euro per una serie di interventi di riqualificazione. Cinzia Fontana l’ha spiegata così: “riteniamo di avere l’impegno morale a non assumere nuovi debiti finché non avremo estinto gli attuali”. Stefania Bonaldi ha fornito i dati: “Dai 42 milioni quando mi sono insediata nel 2012, puntiamo a scendere a 23 milioni con il debito a fine 2020 e non vogliamo fare mutui finché si potrà usare l'avanzo di amministrazione, come avviene nelle nostre famiglie, prima di fare prestiti si usano le risorse che ci sono”.

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