Campagna antinfluenzale. Ats Val Padana, vaccinato il 14,2 per cento degli assistiti

“La campagna per la vaccinazione antinfluenzale in Lombardia è miseramente fallita e questo fa molto temere per il buon esito della campagna decisiva, che si è aperta in questi giorni, contro il Covid-19”. Si può riassumere così il commento del consigliere regionale del Pd Matteo Piloni sui dati diffusi da Regione Lombardia circa la campagna di vaccinazione antinfluenzale realizzata nei territori di Cremona e Mantova. Qui si sono vaccinati 109.273 assistiti su 769.409, ovvero il 14,2 per cento. È il terzo dato peggiore della Lombardia, dopo Brescia e Pavia. Il dato più preoccupante riguarda la categoria anagrafica più a rischio, quella degli anziani: solo il 39,8 per cento degli over 65 ha ricevuto l’immunizzazione. Ancora peggio è stato per i cittadini da 60 a 64 anni, per i quali la vaccinazione era stata fortemente consigliata: si è vaccinato solo il 14,6 per cento. Delusa, dunque, l'aspettativa del Ministero della salute che aveva previsto per le categorie a rischio una copertura del 95 per cento, con un minimo del 75 per cento.

'Un vero flop'

I dati delle province di Cremona e Mantova sono inferiori alla pur bassa percentuale regionale per tutte le categorie di adulti, fanno eccezione i minorenni. Considerando che il vaccino ha bisogno di tre settimane per produrre l’immunizzazione, per Piloni: “la campagna antinfluenzale è stata un flop”. Le responsabilità sono chiare. “Non è stata cattiva volontà dei cittadini o dei medici di base che, anzi, sono stati messi in forte difficoltà, ma - chiarisce - l’incapacità della Regione di reperire per tempo le dosi necessarie. Molte sono state acquistate in ritardo e pagate a peso d’oro, anche cinque volte il costo applicato ad altre Regioni che se le erano procurate nei tempi giusti e senza errori. Che fine faranno quelle dosi? Stiamo parlando di soldi pubblici che non devono e non possono essere sprecati. Chiederemo risposte.”