04-01-2018 ore 11:48 | Politica - Crema
di Lidia Gallanti

Crema. Il primo mandato di Andrea Agazzi, al lavoro per "riportare il Cremasco al centro"

Determinato e volitivo, Andrea Agazzi traccia il suo bilancio politico sul debutto del nuovo mandato amministrativo in sala degli Ostaggi, dove per la prima volta siede tra i consiglieri di minoranza. Il capogruppo della Lega nord definisce i primi sei mesi “fumosi”, dopo la presentazione di un bilancio triennale indefinito: “nessuna strategia dichiarata per il sottopasso, nessuna per le aree dismesse, né per garantire maggiore sicurezza in città. L’unica cosa chiara è la chiusura del tribunale, colpa assai grave per una città che vuole essere capocomprensorio”. Agazzi non risparmia critiche ai componenti dell’amministrazione, che a suo avviso “si ritengono gli unici in grado di fare del bene per la città. Qualunque critica fatta dalle opposizioni o dalla stampa, anche se in pochissimi casi, viene mal digerita. Un atteggiamento privo di umiltà, qualità a mio parere fondamentale per chi fa politica”.

 

Lega nord, “il gruppo più attivo”

Sulla fisionomia del Consiglio appena eletto il capogruppo leghista non si sbilancia: “non esistono punti di forza o debolezza. Esistono invece consiglieri che hanno voglia di lavorare e lo dimostrano con gli atti depositati e le battaglie politiche che portano avanti”. Tra questi, la Lega nord: “siamo senza dubbio il gruppo più attivo da quando si è insediato il Consiglio e vogliamo continuare su questa strada”. Tra le prime questioni all’ordine del giorno ci sarà la mozione sulla sicurezza avanzata dal Carroccio, “dove 650 firmatari aspettano risposte concrete, poi ci sarà da chiarire la questione della moschea abusiva”, sottolinea Agazzi. “Torneremo a parlare di politiche territoriali, in particolare l’istituzione di un fondo per le emergenze. Stiamo lavorando su altre due tematiche molto sentite dai cittadini che presenteremo nei primi mesi del 2018”.

 

Regionali, il Cremasco al centro

In merito alle prossime elezioni regionali, Agazzi ha le idee chiare: “Con la guida del presidente Roberto Maroni saremo in grado di valorizzare anche le potenzialità del Cremasco in tutti i settori strategici, guadagnare nuove competenze e nuove risorse per il nostro territorio, che però meriterebbe una leadership in grado di unire e non di dividere”. Sullo scenario nazionale, “i temi legati alle pensioni, al lavoro, alla sicurezza ed allo sviluppo economico la faranno da padroni” commenta il capogruppo. La generazione di cui faccio parte è forse la più penalizzata degli ultimi decenni, le prossime decisioni incideranno in maniera considerevole sul futuro nostro e dei nostri figli”.

 

Determinazione e chiarezza

“Io vedo un centrodestra che può dare una seria offerta politica al netto delle legittime differenze all’interno della coalizione. Se saremo in grado di dire in modo chiaro agli elettori cosa vogliamo fare e come lo vogliamo fare, penso saremo premiati”. Per Agazzi, il 2017 si chiude all’insegna della gratitudine: “Nell’anno appena trascorso ho avuto la fortuna di conoscere tante persone che mi hanno fatto crescere e non posso far altro che ringraziarle. La parola chiave del 2018 sarà invece ‘determinazione’: perché ci aspettano delle elezioni non facili e sopratutto un post-elezioni veramente cruciale per tutto il Paese”.

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