03-10-2022 ore 18:24 | Politica - Milano
di Rebecca Ronchi

Comunità energetiche: l'esempio del Cremasco illustrato da Fabio Bergamaschi alla Bocconi

Fabio Bergamaschi oggi è intervenuto al Salone della Csr (Corporate social responsability) e dell’innovazione sociale, presso la Bocconi di Milano. In una nota del comune si specifica che “il territorio cremasco è stato preso a modello per il lavoro che in squadra (tutti i Comuni ne sono coinvolti) sta prendendo forma attraverso la regia di Consorzio.It e che nello specifico porta il nome di ‘Comunità energetiche rinnovabili’.

 

Forma di coesione sociale

Modello che oggi ha varcato gli stretti confini locali per arrivare (anche a chi era collegato in streaming) in tutta Italia”. Le comunità energetiche rinnovabili sono formate da “un’associazione di utenti che condividono tutta l’energia da loro prodotta, da fonte rinnovabile, al fine di coprire il loro fabbisogno simultaneo”. L’amministrazione comunale sottolinea come si tratti di una “forma di sostenibilità energetica che potrà partecipare ai bandi che usciranno, con la possibilità di accedere a finanziamenti attraverso il Pnrr e la regione”.

 

I ‘punti produttori’

L’auspicio è che “entro fine anno ogni comune possa proporre un suo progetto, con Consorzio.It che a questo punto diventerebbe anche braccio operativo seguendo passo passo il necessario iter, fino arrivare alla costruzione degli impianti stessi. In Crema, come ha spiegato Fabio Bergamaschi, sollecitato dalle domande di Luca Ferraiuolo (caporedattore di Askanews) e tendo conto del contesto urbano in cui le singole amministrazioni si muovono, c’è l’idea di individuare i ‘punti produttori’ (cioè l’installazione di pannelli fotovoltaici o di altra energia rinnovabile) su alcune aree. Una ricognizione in tal senso è già stata fatta”.

 

Le proposte in campo

"Per esempio - si legge nella  nota diramata dal comune di Crema - merita particolare attenzione il fabbricato dell’ex Polo universitario di via Bramante già fatto oggetto di rigenerazione, anche in considerazione della sua prossimità col comparto industriale. Ci sono poi proposte che arrivano dalla diocesi di Crema, da Ripalta Cremasca, Formigara, Fiesco, Pieranica. Solo l’inizio. Tenendo conto delle dimensioni di alcuni comuni, l’individuazione di una ‘figura’ come Consorzio.It ha il merito di creare alleanze. Il modello Cremasco”.

 

Innovazione e concretezza”

“Il Cremasco – commenta Fabio Bergamaschi - si sta decisamente muovendo nella direzione della sostenibilità ambientale e vuole essere tra le esperienze di avanguardia in merito alle Comunità energetiche rinnovabili. Una sfida inedita e stimolante per la comunità, in particolare per la creazione di una nuova forma di collaborazione tra cittadini, pubblica amministrazione e soggetti privati, tutti tesi verso lo stesso obiettivo. In un periodo storico in cui il caro bollette mette in grave crisi famiglie e imprese e nel quale l’inquinamento ambientale ha raggiunto dimensioni preoccupanti, parlare di Comunità energetiche rinnovabili è qualcosa di sì innovativo, ma concreto”.

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