03-10-2018 ore 12:46 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Liquidazione Scrp, i rischi e la piena legalità. Gallina: ‘con Crema condivisioni contorte’

“Sono rimasto un po’ stupito nel leggere della volontà di mettere in liquidazione Scrp. Ma ancor di più del fatto che Crema affrontasse la questione in Consiglio, prima ancora che l’assemblea dei soci avesse trattato l’argomento”. Secondo il sindaco di Soncino Gabriele Gallina, “le modalità contorte di relazione e condivisione tra il comune di riferimento territoriale e tutti gli altri comuni non mi sembra siano migliorate”.

 

Ulteriore forzatura”

“Mi sforzo di comprendere come si possa dopo aver approvato un bilancio “florido” motivare la messa in liquidazione, ma l’unica cosa che mi preme è che questa ulteriore forzatura non ricada sui rapporti tra i vari comuni, che dobbiamo sempre cercare di preservare. Nel merito di Scrp, una società che vale 30 e dico un numero a caso, vale 30 anche quando è messa in liquidazione. Non è che il patrimonio netto cambia a seconda che sia o meno in liquidazione. Quindi o il liquidatore chiude la liquidazione a 30 e liquida i soci quota parte per tale importo oppure ci saranno responsabilità in capo al liquidatore o in capo a chi ha approvato precedentemente il bilancio ante liquidazione”.

 

La piena legalità

Per Gallina “è chiaro che i sindaci, in primis devono garantire gli interessi dei propri cittadini e quindi verificare e controllare che tutte le operazioni dell’eventuale liquidazione siano condotte nella piena legalità non è solo un compito di un buon amministratore, ma è anche un dovere. L’unica cosa che mi auguro è che qualche sindaco che da sempre ha strumentalizzato questa questione, non faccia correre dei rischi agli altri sindaci che seguiranno l’iter sicuramente in buona fede”.

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