“Come minoranza, in questi quattro anni di legislatura abbiamo dimostrato di aver svolto il nostro dovere, cercando di documentarci e proponendo modalità di lavoro e interventi. Tutto questo è stato spesso respinto dall’amministrazione con grande facilità”. Laura Zanibelli è capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio comunale. Degli ultimi 4 anni in Sala degli Ostaggi dà una lettura differente rispetto al consigliere Sebastiano Guerini.
Consigliera Zanibelli, ritiene che l’equilibrio politico sia cambiato nel corso degli anni?
“Nel corso degli anni la maggioranza ha perso i suoi consiglieri esterni: Agostino Alloni 9 mesi dopo l’elezione e Felice Lopopolo 7 mesi più tardi. Poi c’è Rifondazione comunista: ha cambiato entrambi i consiglieri e più volte ha votato contro proposte che l’amministrazione ha definito prioritarie”.
Perché questa difficoltà a dialogare con la maggioranza?
“Forse, perché tra i rappresentanti della maggioranza regna una grande inesperienza. Hanno lasciato i banchi persone esperte che conoscono il valore della mediazione. Chi governa una città deve ricordarsi che lo fa pro tempore: ci sono progetti che oltrepassano il limite temporale del mandato. Per questo è importante che, specialmente un sindaco, dia credito a un consigliere anche se non ne condivide l’opinione”.
Questione di inconciliabilità politica?
“Spesso ci siamo trovati a votare delibere sulle quali non ci hanno concesso la possibilità di approfondimento. Abbiamo chiesto più volte di partecipare ai tavoli di lavoro – dalle strategie per l’occupazione al bilancio partecipato – ma non hanno mostrato la volontà di estendere la partecipazione. Eppure andando avanti a testa bassa si rischia di trascinare nel vuoto la propria politica”.
Crede sia un pregiudizio?
“Non abbiamo mai riscontrato una grande apertura nei nostri confronti da parte della maggioranza. Ci hanno puntualmente negato il consenso e l’approvazione alle nostre mozioni. Abbiamo sempre mantenuto un corretto equilibrio, mentre in maggioranza qualcuno non è nemmeno mai entrato nel merito delle nostre proposte”.
Hanno peso le liste civiche in Consiglio?
“Senza entrare nel merito dei singoli, nel centrodestra la presenza delle liste civiche è stata significativa; lo dimostrano mozioni e documenti presentati. Non altrettanto si può dire dell’apporto delle civiche all’interno della maggioranza, dove gli argomenti principali sono stati decisi dal Pd”.
All’opposizione 9 consiglieri per 6 gruppi politici. È un punto di forza?
“Nell’attuale minoranza si trovano 3 ex candidati sindaco (Agazzi, Boldi, Torazzi) e questo ha portato ad espressioni differenti. Ciononostante abbiamo sempre trovato condivisione sulle proposte. Per me conta di più che ognuno lavori ai contenuti; il fatto di appartenere a più gruppi non mi crea problemi”.