"Ogni volta, prima di attraversare qui, mi faccio il segno della croce. Una frase che può far sorridere, ma che descrive bene lo stato d’animo di tanti cittadini che ogni giorno devono attraversare la strada: in diversi punti della nostra città, farlo è diventato un atto di coraggio”. Questo il pensiero di Paolo Nicardi, del gruppo autonomo Ora!, a seguito dell’episodio accaduto pochi giorni fa in via Stazione, dove una persona è stata investita all’incrocio con via Santa Chiara. “È solo l’ennesimo campanello d’allarme. Quel tratto è da tempo noto per la sua pericolosità: da un lato, l’uscita da una curva che porta molti automobilisti ad accelerare; dall’altro, un lungo rettilineo che invita a spingere ancora di più sull’acceleratore. Nel pomeriggio, poi, con il sole basso negli occhi, la visibilità si riduce ulteriormente. E tutto questo accade in un’area frequentata ogni giorno da bambini e famiglie, vicina a una scuola dell’infanzia e a una scuola primaria”.
Altri punti critici della città
“Ma non si tratta di un caso isolato – prosegue Nicardi - in città ci sono diversi attraversamenti pedonali da rivedere, dove ogni giorno le persone affrontano il rischio anche solo per andare da un lato all’altro della strada. Anche in prossimità del nuovo sottopasso di via Stazione, recentemente realizzato, la situazione non è migliore: le auto svoltano a destra subito dopo l’uscita, proprio in corrispondenza di un attraversamento pedonale. A mio avviso, un punto critico e pericoloso che non può essere ignorato".
'Potenziamo gli attraversamenti'
Come rappresentante dei cittadini, sento il dovere di segnalare e portare all’attenzione pubblica questo tema, troppo spesso sottovalutato. Non possiamo continuare ad aspettare il prossimo incidente per intervenire. Non servono grandi opere, ma piccoli interventi concreti. Azioni orientate verso una città più sicura e fruibile per tutti. Serve un pensiero armonico e una visione di città per pedoni e ciclisti, non solo per le auto. E ricordiamoci una cosa: gli attraversamenti ciclo-pedonali non servono a rendere l’asfalto più elegante, ma a far arrivare le persone sane e salve dall’altra parte. Potenziamoli, adesso. Perché la sicurezza non può più aspettare”.