Crema, uso pubblico scuola Cielle. Il Movimento 5 Stelle si smarca dal Comitato: “sul recupero della scuola troppe cose non sono chiare”
Fuga in avanti del Movimento 5 Stelle, che fa parte del Comitato per l’uso pubblico della scuola di Cielle: “sul tema leggiamo dichiarazioni che esprimono certezze da parte di tutte le parti interessate. Ci piacerebbe sapere su cosa si fondano queste certezze”.
Il documento di Salini
Si riferiscono alle stilettate tirate dal presidente della provincia Massimiliano Salini durante un incontro dedicato ad altro argomento, momento in cui: “ha reso pubblica una relazione che evidenzia le criticità legate al riutilizzo dell'area. Da quanto era pronta? Perché non l'ha resa pubblica prima? Come intendeva usarla?”.
Incontri pubblici
“Peggiore è il comportamento nella Giunta, già da tempo avevamo chiesto, attraverso il comitato scuola pubblica, che gli incontri tra le parti interessate fossero pubblici o come minimo che venissero resi pubblici i verbali degli stessi, purtroppo senza risultati: tutti gli incontri si sono svolti nelle segrete stanze e nessun documento ufficiale è stato rilasciato”.
Ma quale proposta alternativa
“Per quanto riguarda la proposta alternativa, se c’è, fino ad ora è ben custodita nell'ufficio del Sindaco e deve essere molto convincente visto che sono stati già annunciati atti che potrebbero avere impatti molto pesanti sul futuro della nostra città. Noi, cittadini, non abbiamo certezze, prima di scegliere vogliamo sapere. Come movimento abbiamo fatto della trasparenza un nostro punto qualificante, crediamo che le informazioni che portano ad una decisione così importante debbano essere rese pubbliche rendendo possibile ai cittadini formarsi un'opinione e valutare il comportamento degli amministratori”.
Vogliamo sapere
“Chiediamo che prima di prendere ogni decisione sia resa pubblica la proposta alternativa al polo di San Bartolomeo purché sia una proposta seria con tempi, costi, proprietà finale dell'opera e garanzie offerte dai costruttori. Se la proposta non c’è si smetta di fare fumo e di insistere su una soluzione che rischia di diventare un pozzo senza fondo in cui vengono dilapidati soldi pubblici. Chiediamo anche con forza a tutte le parti interessate di comportarsi da amministratori e non da politici valutando le alternativa in funzione del bene comune e non degli interessi di partito”.