02-07-2014 ore 20:52 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Tangenziale nord, Crema incontra la Libera Artigiani. Piloni: "Coinvolgeremo i comuni di Cremosano, Pianengo e Campagnola"

La questione è tanto intricata quanto antica. Partiamo dall'isolamento della zona industriale di Santa Maria, per arrivare alle difficoltà che incontrano gli autotrasportatori a raggiungere la zona del Pip. Le aziende al contrario hanno assoluta necessità di un percorso a nord della città di Crema che porti velocemente alla bretella di servizio alla Brebemi in comune di Ricengo. La tangenzialina collegherebbe Crema alla Melotta, circa 5 chilometri, il costo tra i 10 ed i 12 milioni di euro.

 

L'idea della Libera Artigiani

"Non più tardi di 3 settimane fa – spiega l'assessore Matteo Piloni - ho incontrato con Fabio Bergamaschi il presidente ed il direttore della Libera Artigiani, che un anno fa avevano raccolto le istanze del mondo economico e lavorato all'idea un'infrastruttura che fornisse un collegamento rapido e sicuro per arrivare alla Brebemi".

 

Effettive criticità di collegamento

La zona nord est, conviene l'assessore ai lavori pubblici, ha effettive criticità di collegamento. Della possibilità di realizzare la tangenzialina nord "s'è occupata la stessa azienda che ha studiato il sottopasso di viale Indipendenza". All'epoca dell'incontro era in scadenza lo Sblocca Italia, "con la richiesta ai Comuni di segnalare al Governo quelle opere infrastrutturali già finanziate ma incomplete che necessitavano di un'accelerata per giungere a compimento".

 

Né finanziata né incompleta

Il Comune di Crema non aveva scartato a priori la possibilità di inserire la tangenzialina nello Sblocca Italia, "ma poi ci siamo mossi verso la Paullese. Del resto la tangenzialina – prosegue Piloni – al momento di prendere le decisioni non era né finanziata né incompleta". Pare anzi che si dovesse attendere qualche mese, 106 giorni, perciò l'amministrazione ha preferito puntare con decisione sulla Paullese in accordo coi sindaci di Paullo e dell'Asse ex 415.

 

Il nodo del pedaggio

Eppure, la tangenzialina non è un progetto tramontato, anzi "resta un argomento sul tavolo, perché le criticità viarie permangono e perché ci stiamo muovendo sull'area nordest. Ridisegnare tutto quel settore della città – sostiene Piloni - è importante. Se non ci sono finanziamenti pubblici è evidente che la tangenzialina, a detta di chi l'ha progettata, può essere messa in cantiere con un pedaggio". Il progetto è tanto utile quanto ambizioso, ma consentirebbe di riqualificare la Melotta e avvicinarsi il più possibile al tracciato della Brebemi.

 

Il vertice territoriale

Piloni non esclude nulla, anzi, conferma che "l'idea è sul tavolo, ho iniziato ad approfondirla un paio di settimane fa. Ora va ulteriormente esplorata con gli amministratori coinvolti; per questo i sindaci e i tecnici del Comune di Cremosano Campagnola e Pianengo verranno contattati a breve per studiarne la fattibilità". La sede dell'incontro dovrebbe essere il Comune di Crema.

 

La Gronda nord

Per l'assessore ai lavori pubblici la tangenzialina è un progetto da "collegare anche al tema della Gronda Nord: i detrattori del progetto di completamento della Gronda Nord, nell'amministrazione precedente hanno preferito realizzare il sottopasso. Se la Gronda fosse stata realizzata allora, oggi saremmo stati avvantaggiati, invece dobbiamo scontare anche la loro miopia. E' un progetto che porteremo comunque avanti noi, pur sapendo che abbiamo perso tempo e risorse".

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