02-03-2022 ore 09:15 | Politica - Lombardia
di Gloria Giavaldi

Uneba incontra Ali Lombardia, caro energia e carenza personale: 'sistema da ripensare'

Dalla necessità di una maggiore presa di coscienza del ruolo e del lavoro del privato sociale no profit da parte degli amministratori locali e della regione, all’urgenza delle sfide del Pnrr, dalla carenza di figure professionali in ambito sanitario e socio sanitario all’aumento dei costi dell’energia. Questi i temi al centro dell'incontro tra Luca Degani presidente di Uneba Lombardia (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) e Ali Lombardia, rappresentata da Stefania Bonaldi ( sindaco di Crema), Andrea Checchi (San Donato Milanese) e Sara Santagostino (Settimo Milanese). L'associazione, che raccoglie e rappresenta oltre 435 enti impegnati prevalentemente sul fronte della filiera dei servizi agli anziani, ma anche alla disabilità e ai minori, ha voluto sensibilizzare i sindaci circa le difficoltà del settore, già evidenziate da Uneba a livello nazionale,e portate all’attenzione dei vertici regionali della direzione generale welfare.

 

Caro energia

Tra le istanze “la necessità di accordare agli enti gestori di servizi sociosanitari un riconoscimento del caro bolletta nella quota sanitaria, perché i costi dell’energia sono tali da rendere i bilanci delle strutture insostenibili e non si può immaginare che questi maggiori costi vengano ribaltati in toto sulle famiglie (e sugli enti locali che integrano le rette delle categorie più fragili). A ciò va collegata la necessità che regione Lombardia appronti soluzioni affinché le strutture possano vedersi riconosciuto integralmente il budget sanitario loro assegnato nel 2022, ancorché eventualmente non raggiunto per le particolari congiunture che ancora gravano sulla ripresa (pandemia e conseguente crisi sociale)”. L'attenzione si è poi focalizzata sulle difficoltà del comparto legate alla carenza di personale specializzato: “di operatori sanitari, socio sanitari e socio assistenziali”.

 

Carenza di personale

Uneba ha sottolineato “le scelte estreme di strutture lombarde che hanno deciso di chiudere dei padiglioni, e quindi ridurre i servizi ai cittadini, per carenza di personale qualificato. Le richieste alla regione in tal senso vanno sia nella direzione di semplificare le complesse procedure di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite in uno stato dell’Unione Europea o in stati terzi, sia nella possibilità di un impiego temporaneamente anche in deroga”. Per la presidente di Ali Lombardia Stefania Bonaldi: “l’incontro è stato estremamente interessante ed istruttivo anche per aumentare la consapevolezza sul ruolo complementare e sussidiario nella assistenza socio sanitaria sul territorio resa da tantissimi enti del privato sociale no profit. Abbiamo colto pienamente l’invito a quest’opera di sensibilizzazione che faremo nostra, peraltro per un settore particolarmente toccato dalla pandemia e per questo particolarmente, e spesso ingiustamente, stigmatizzato”. Secondo Sara Santagostino, sindaco del direttivo regionale Ali nonché presidente della conferenza dei sindaci Ats Milano, il momento, è adeguato “per ricostruire le politiche sociali e sanitarie intorno ai loro naturali destinatari: le persone”.

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