02-03-2018 ore 15:30 | Politica - Crema
di Diego Meis

Crema. Simona Vicari candidata Lombardia: "rilanciare industria, lavoro e made in italy"

"L'economia italiana ha una strada unica ed obbligata: rilanciare l'impresa, l’industria e sostenere il made in Italy. Un paese moderno e competitivo sul mercato globale non può vivere solo di servizi". Questa l’opinione di Simona Vicari capolista di Noi con l'Italia e candidata al Senato. A pochi giorni dal voto si conclude il tour elettorale dell’ex senatrice di origine palermitana, candidata al collegio plurinominale Lombardia 1.

 

Incontro con la Federazione italiana tabaccai
Mercoledì 28 febbraio Vicari ha fatto tappa a Crema per partecipare all'assemblea provinciale della Federazione italiana tabaccai. La senatrice ha portato l'esperienza maturata in qualità di sottosegretario al Ministero per lo sviluppo economico. Tra le attività maturate, ha lavorato per la tutela dei negozi di vicinato e la riduzione di costi e commissioni bancarie per ridurre l'utilizzo del contante a favore della moneta elettronica. Un potenziale vantaggio anche per i piccoli esercizi commerciali.


Impresa, formazione e sindacati
Vicari punta sul rilancio dell’industria, dove “c’è bisogno di un piano strutturale con interventi sulla formazione, come l’integrazione scuola-lavoro, meno tasse per le aziende che esportano e meno costi di lavoro”. In più “un nuovo rapporto tra impresa e sindacato, da rinegoziare per offrire concreto supporto ai lavoratori, portatori di conoscenze e abilità specialistiche”.Tra le priorità per il prossimo Governo, lo sviluppo dell’industria 4.0, puntando su un patto per la competitività tra attori economici e istituzionali”.


L'assistenzialismo è un errore
 “Non è la disoccupazione che deve essere finanziata con misure assistenziali, ma l'occupazione", prosegue l’esponente di Noi con l’Italia. "L'assistenzialismo fatto di misure come il reddito di cittadinanza è un errore”. Per farlo bisogna sostenere le imprese nella creazione di posti di lavoro, con la sburocratizzazione a costo zero, con la realizzazione di un fondo per il sostegno e la defiscalizzazione delle startup e con il ripristino dei voucher per consentire forme di lavoro accessorie".

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