01-12-2021 ore 19:32 | Politica - Crema
di Sara Valle

Ddl Zan. 'Identità negate', il dibattito domani a Crema tra diritti e strategie di inclusione

“Con l'affossamento in Senato del ddl Zan il nostro paese si è perso”. Lo stop ha creato una spaccatura “tra la percezione maturata sulle tematiche lgbt dalla gente e le istituzioni, che sembrano rimanere indietro rispetto alle richieste mosse dalla società. Per le giovani generazioni, ad esempio, la questione neanche si pone: la norma ormai nella società civile è data dal riconoscimento di queste realtà. Solo la politica si ostina a rimanere indietro”. Secondo Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay “la mobilitazione nelle piazze a seguito dello stop al provvedimento ne è la dimostrazione più concreta. Noi non ci fermiamo: continueremo con le iniziative di sensibilizzazione, gli interventi nelle scuole: è un modo per creare percezione sociale, anche se quella che risulta ad oggi essere assente è la percezione dello Stato”.

 

Sportello antidiscriminazione

Non vale lo stesso “per le istituzioni locali con cui è spesso più facile confrontarsi”. Al tema a Crema verrà dedicato un incontro nell'ambito del Festival dei diritti. L'appuntamento è per domani, giovedì 2 dicembre alle ore 21 in sala Da Cemmo. Oltre a Piazzoni, interverranno il sindaco di Crema Stefania Bonaldi e l'assessore a pari opportunità Emanuela Nichetti. “Il ddl Zan si poneva come una legge ombrello. Tutelava non solo persone lgbt, ma anche donne e persone con disabilità”. Per Piazzoni è un'occasione persa: “una negazione d'identità”, come suggerisce il titolo dell'incontro di domani. L'obiettivo del dibattito è soprattutto quello di individuare strategie d'inclusione. A Crema è attivo lo sportello antidiscriminazione, un punto d'ascolto di prima accoglienza per favorire il contrasto ad ogni forma di razzismo, xenofobia, omofobia ed altre forme di molestia e discriminazione basate su genere, disabilità, età, nazionalità, orientamento sessuale, identità di genere. Mira alla sensibilizzazione e ad un costante lavoro di monitoraggio sul territorio, oltre che alla formazione degli addetti ai lavori.

621