Crema. Ecco come Fermare il declino in dieci punti. Il 4 dicembre incontro pubblico in sala Alessandrini con Oscar Giannino. Il video
Ridurre l'ammontare del debito pubblico, ridurre la spesa pubblica di almeno sei punti percentuali del Pil nell'arco di un lustro, ridurre la pressione fiscale complessiva di almeno cinque punti in cinque anni, liberalizzare i settori ancora non pienamente concorrenziali, sostenere i livelli di reddito di chi momentaneamente perde il lavoro anziché tutelare il posto di lavoro esistente o le imprese inefficienti.
Il Manifesto E ancora adottare immediatamente una legislazione organica sui conflitti di interesse, far funzionare la giustizia, liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne, ridare alla scuola e all'università il ruolo, perso da tempo, di volani dell'emancipazione socio-economica delle nuove generazioni, introdurre il vero federalismo con l'attribuzione di ruoli chiari e coerenti ai diversi livelli di governo. Questo i punti programmatici del Manifesto del comitato Fermare il Declino.
L'incontro pubblico Fermare il declino è un movimento fondato lo scorso agosto "da un gruppo di appassionati". Tra i soci fondatori Oscar Giannino, che sarà ospite dell'incontro in programma a Crema il prossimo martedì 4 dicembre alle 21 in sala Alessandrini, in via Matilde di Canossa. Nell'occasionre illustrerà nel dettaglio "le dieci proposte di rinnovamento dell'Italia", chiamando al contempo la società civile alla partecipazione attiva, "per non vedere l'Italia scivolare sempre più verso il declino".
Il movimento cremasco Come spiegato dai membri del comitato cremasco, Guido Conio, Patrizia Piarulli, James Zerbi e Cristian Tacca, "l'impostazione del programma è fondamentalmente liberale ma con aspetti di solidarietà ed attenzione alla famiglia, al lavoro ed alla scuola molto significative". Trasversale rispetto agli attuali schieramenti, vuole superare la vecchia concezione di destra e sinistra.