“Dopo un anno di amministrazione Bergamaschi è necessario fare il punto”. Questo tema affrontato in conferenza stampa dai consiglieri di minoranza ad un anno dalle elezioni amministrative. Presenti Laura Zanibelli, Forza Italia, Andrea Bergamaschini, Lega lombarda Salvini Crema, Giovanni De Grazia e Paolo Patrini per Fratelli d’Italia, Maurizio Borghetti, Ilaria Chiodo e Emanuela Schiavini della lista civica Borghetti.
Opere gestite con lentezza
“Troppo facile derubricare a "polemica" quanto da noi riportato con evidenza sul mal funzionamento dell'amministrazione. La giunta procede con passo lento, troppo lento, accumulando ritardi e costi nei progetti già avviati dalla precedente amministrazione, dove già l'assessore ai lavori pubblici, ora sindaco, non brillava per celerità. Un esempio per tutti l'intervento del ponte di via Cadorna, su cui tanto si è detto e che certamente monitoreremo. Così come monitoreremo bocciodromo, velodromo, piscina, sottopasso santa Maria, manutenzione strade e marciapiedi, rifacimento manto stradale dopo interventi per la fibra, manutenzione piante per arrivare fino alle modalità di spesa sociale”.
L'utilizzo dell'avanzo di amministrazione
“Il Pd sostiene l'operato della giunta che finalmente usa l'avanzo di amministrazione, pena bloccare i progetti. Vi immaginate cosa sarebbe successo alla città? Peccato che la copertura dei costi ci sarebbe stata già anni fa e nei 10 anni precedenti l'amministrazione di centro sinistra ha avuto la possibilità di realizzare gli interventi necessari se solo avesse usato prima l'avanzo, preso dalle tasche dei cittadini, e attivato i mutui, sostenibili da quando riammessi. Avremmo già risolto tanti problemi senza pesare per il famoso raddoppio dei costi sui cittadini. Progettualità attuate per rispondere ai bisogni. E pensare che il precedente sindaco e la sua giunta non volevano usare l'avanzo e fare mutui per non usare i soldi dei cittadini: e ora cosa usano? E cosa useranno poi? Visto che arrivano a prosciugare quasi l’avanzo: come gestiranno gli extra costi che la città dovrà ancora subire, visti i ritardi che si accumulano sui progetti? E che dire poi delle elargizioni ad un anno dal voto nei confronti di alcune associazioni e dell'apertura potenziata della biblioteca, che i giovani chiedevano da più di cinque anni inutilmente all'assessore competente? Qualcuno avrà fatto il pugno duro più di altri, ma nessuno prova a spiegare come mai da un chiuso no finalmente, questo sì, si è arrivati al tanto agognato potenziamento orario”.
La richiesta di confronto con la minoranza
“Ci si aspettava sicuramente una maggiore apertura nei confronti delle proposte della minoranza, viste le dichiarazioni di "riformismo". Invece dai piccoli ai maggiori interventi si fatica a vedere il cambiamento. Persino sulle politiche a favore delle donne e contro la violenza siamo incappati in una immotivata chiusura. Che dire, poi, di un piano energetico per il territorio? Ancora nessun passo neanche su questo, a meno dello sforzo per le comunità energetiche, progetto questo trasversale, per chiedere finanziamento alla Regione. Ma a livello provinciale non viene rappresentato un piano più ampio, che coinvolga il territorio e gli operatori come A2A. Chi amministra in continuità da 11 anni ormai, non può fare passare così tanto tempo per porre sul tavolo problemi ormai annosi, chiedendo il contributo di tutte le forze politiche e le idee dalla città, come sulla Pierina o per gli Stalloni o per la tangenzialina. Forse per migliorare la situazione e avere un'amministrazione più celere, sarebbe auspicabile un rimpasto di giunta”.