Il progetto Ri-vediamoci, candidato al bando Fondo inclusione disabili della regione Lombardia, è stato presentato da un partenariato tra pubblico e privato formato dal comune di Crema e da Comunità sociale cremasca, con sei realtà del terzo settore: Over limits, Red&Blue, cooperative sociali Igea, Koala, Lo Scricciolo. Ente capofila è Fondazione Alba Anffas Crema. La candidatura presentata alla giunta di Crema e approvata dall’assemblea dei sindaci dell’ambito cremasco, ha come obiettivo principale quello di “investire nei luoghi e ambienti dove vivono e trascorrono il loro tempo libero le persone autistiche, affinché tutti godano di benefici universali e nessuno ne sia escluso”.
Carenza di risorse
“Le persone autistiche e le loro famiglie sono chiamate ogni giorno ad affrontare sfide significative, non solo in termini di gestione quotidiana del disturbo, ma anche in termini di inclusione sociale, in quanto la comunità è spesso inconsapevole o è del tutto ignara dell’esistenza dei disturbi dello spettro autistico. La crescita esponenziale delle persone certificate come disabili da un lato, e la carenza di risorse idonee alla loro accoglienza e supporto dall’altro obbliga gli enti ad attuare strategie necessarie e sostenibili al fine di prendersi cura delle persone con disabilità”.
Cosa prevede il progetto
“In caso di approvazione – sottolinea l’amministrazione comunale - sarà erogato un contributo biennale di 400.000 euro, utile a realizzare le seguenti attività ricreative per le persone con autismo: corsi di cucina, corsi di scacchi, accessibilità nei musei, percorsi teatrali, corsi di fotografia e videomaking, accompagnamento in luoghi di aggregazione (eventi sociali e sportivi). “L’attenzione per il comune e per l’ambito Cremasco sulla disabilità è costante”, commenta l’assessore al Welfare Anastasie Musumary: “basta pensare al progetto Pnrr sull’autonomia e indipendenza delle persone con disabilità. Vogliamo cambiare il nostro modo di vedere la disabilità, in questo caso l’autismo, costruire delle strategie per il benessere dei ragazzi e le loro famiglie e per sensibilizzare la comunità”.
L’inclusione
“Questo progetto - commenta il consigliere regionale Matteo Piloni - va nella direzione di attivare una risposta territoriale per l’inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico, che può contribuire alla definizione di una formulazione del progetto di vita, che è la strada da perseguire con sempre maggiore determinazione. A tal proposito ricordo il progetto sperimentale che, con il contributo di regione Lombardia, comunità sociale, Ats valpadana ed Asst Crema stanno portando avanti per individuare un modello innovativo di presa in carico, con l’obiettivo di ‘vestire’ su misura i servizi e le necessità di ogni singola persona e delle loro famiglie”.