01-04-2023 ore 17:35 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Stefania Bonaldi vicepresidente di Ali nazionale. Al congresso di Pisa: ‘Ora ricuciamo l’Italia’

“L’autonomia differenziata è una proposta di legge da fermare” spiega Stefania Bonaldi, vicepresidente di Ali nazionale, la realtà associativa delle autonomie locali. Durante il congresso di Pisa è stato formato il nuovo consiglio nazionale: presidente il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, confermato vice presidente vicario nazionale il deputato Claudio Mancini, vice presidenti nazionali, con l’ex sindaca di Crema anche Micaela Fanelli e Francesco Casini, nuovo segretario Valerio Lucciarini De Vincenzi. Stefania Bonaldi ha sottolineato la necessità di “ricucire l’Italia perché intenzione e azioni di chi ci governa sembrano perseguire il disegno di farla a brandelli”. Il decreto legge Calderoli sull’autonomia differenziata “aumenterà il divario fra le regioni più ricche e quelle più povere”. Verranno “cristallizzati i privilegi e lo status quo”.

 

Le comunità naturali

“Esautorando il Parlamento e separando Stato centrale da Autonomie locali, quelle “comunità naturali” che immaginava don Luigi Sturzo, minimamente coinvolte su questa partita, che a una centralità statale ne sostituisce una regionale con una manovra “da remoto”, senza ascoltare e considerare i “sensori” che stanno in periferia”. Per Stefania Bonaldi “la logica del dividere è evidente anche nell’idea di riformare l’unica legge elettorale che funziona, quella dei Comuni, eliminando il ballottaggio negli enti con più di 15mila abitanti se uno dei candidati raggiunge il 40% dei voti, e impedendo il voto disgiunto”.

 

Criminalizzazione della povertà

Il governo sta “ingigantendo il ruolo del potere limitando quello delle persone. Questo approccio, prepotente e individualistico, caratterizza altri interventi di questi mesi, precipitando sempre sulle esistenze più fragili. Dalla criminalizzazione della povertà con la propaganda sull’abolizione del reddito di cittadinanza, alla lotta alle Ong, alle circolari dei prefetti per negare l’iscrizione del secondo genitore delle famiglie omosessuali, sino a risolvere il problema dei minori in carcere con le proprie madri, secondo il pensiero di un viceministro, togliendo a costoro la “patria potestà”. Bonaldi ricorda “l’azzeramento di tutti gli strumenti come il fondo sostegno affitti e quello alla morosità incolpevole per le famiglie in difficoltà, a fronte però di una nuova proposta di legge per introdurre il reato di “occupazione abusiva di alloggi pubblici o privati”.

 

Il terzo mandato dei sindaci

Stefania Bonaldi è intervenuta anche sul terzo mandato dei sindaci, sui quali da tempo Anci e Ali insistono, dicendosi “molto perplessa: da ex sindaca so benissimo cosa si prova quando si intravedono i titoli di coda, con tutte quelle sfide ancora aperte che consideriamo solo figlie nostre, a cui solo noi pensiamo di poter dare risposte. Abbiamo bisogno di sbloccare, non di bloccare i ruoli e le cariche, renderli più mobili e più accessibili, non frenare le tante energie che crescono intorno a noi, anche nelle amministrazioni locali, e desiderano impegnarsi”.

 

La credibilità

Per Bonaldi “la politica tornerà credibile, tornerà ad attrarre le persone, ad essere desiderabile, quando riuscirà a liberarsi anche dello scandalo di chi, raggiunta la stanza dei bottoni chiude la porta e getta via le chiavi, di chi crea un effetto tappo a energie più fresche e più giovani, che ci sono, che vanno incoraggiate e valorizzate e non congelate o usate solo per guarnire piatti perennemente riproposti”.

 

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