01-03-2013 ore 13:18 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema esclusa dal Patto dei sindaci, "ritardo ereditato dal centrodestra". Schiavini: "cercheremo di recuperare la situazione, crediamo nello sviluppo sostenibile"

Ha fatto discutere l'esclusione di Crema dal Patto dei sindaci, che prevede il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’ Unione Europea per il 2020 riducendo le emissioni di CO2 nel territorio comunale di almeno il 20%. Una notizia diffusa dall'ex capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Gian Emilio Ardigò al quale oggi risponde l’assessore alla sostenibilità Giorgio Schiavini.

Responsabilità 'passate'
“La volontà politica di uno sviluppo sostenibile e innovativo sul piano energetico e sulle fonti rinnovabili non solo non è terminata, ma è appena iniziata con azioni concrete e mirate. La presentazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile( PAES) – prosegue l’assessore - doveva essere fatta entro l’anno successivo all'adesione avvenuta il 26 gennaio 2011. Entro il 26 gennaio 2012, dall'amministrazione che ci ha preceduto, non è stato adottato alcunchè".

L'analisi dei consumi energetici
Quindi la mancanza sarebbe da imputare all'amministrazione guidata da Bruno Bruttomesso, che aveva affidato a Massimo Piazzi il settore ambientale. "La nostra amministrazione - aggiunge Schiavini - si è insediata a fine maggio 2012 e non ha trovato alcun atto preparatorio nè alcuna azione impostata per l'adozione del Piano. Approvare un Paes infatti comporta non solo e non tanto l'individuazione e l'approvazione di un decalogo di buone pratiche da mettere in atto finalizzate al risparmio ed all'efficientamento energetico, ma presuppone anche una serie di analisi preventive rispetto ai consumi energetici cittadini e cioè la redazione di un Inventario Base delle Emissioni come punto di partenza per il Piano di Azione per l' Energia Sostenibile".

Emissioni dirette e indirette
L'inventario, argomenta l'assessore Schiavini, deve "censire almeno le emissioni dirette dovute all'utilizzo di combustibili fossili per la generazione di energia destinata al consumo, le emissioni indirette, correlate alla produzione di energia elettrica e termica che viene importata e consumata nell'ambito territoriale di competenza dell'Amministrazione comunale e infine altre tipologie di emissioni dirette, che avvengono sul territorio e che vengono introdotte nell'inventario base se l'Amministrazione comunale ritiene di avere margini di intervento diretto o indiretto per il loro contenimento".

I progetti dell'amministrazione
In sostanza si tratta di un lavoro molto complesso che non può essere attuato in tempi ristretti. A conferma dell'interesse comunale sul fronte energetico "appena ci siamo insediati abbiamo avviato una serie di azioni mirate al contenimento energetico e alla sostenibilità“. Quali? "L'impostazione del prossimo appalto calore finalizzato ad interventi di contenimento ed efficientamento energetico, interventi per la mobilità sostenibile, il potenziamento del servizio Miosìbus e la sostituzione di automobili della polizia locale con acquisto di biciclette per i vigili urbani".

Ritardo da recuperare
Sono inoltre allo studio il contratto d'illuminazione pubblica per la sostituzione punti luce con led, modifiche al regolamento edilizio inserendo formule incentivanti il risparmio energetico nell'edilizia privata. “C’è quindi piena consapevolezza del ritardo – conclude l’assessore Schiavini - ma siamo anche certi di voler recuperare la situazione".