01-02-2020 ore 16:30 | Politica - Dal cremasco
di Denise Nosotti

Monte Cremasco, in consiglio acceso botta e risposta tra Lupo Stanghellini e Golani

Consiglio comunale articolato quello che si è svolto a Monte Cremasco, sabato mattina 25 gennaio. C’è stato un nuovo ingresso, quello di Gianluca Severgnini, il quale ha preso il posto di Nazzareno Sarra. Il dibattimento si è acceso al momento della discussione riguardante l’interpellanza della lista civica Impegno Comune presentata l’11 dicembre 2019.

 

Sperpero di fondi pubblici

Il firmatario Moreno Golani, prima di entrare nel merito, ha evidenziato che l’interpellanza dell’ultimo consiglio comunale vuole garantire trasparenza, imparzialità e buona gestione comunale. Il consigliere di minoranza avrebbe indicato l’attuale sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini come l’artefice dello “sperpero di 6.280,56 di fondi pubblici, senza riuscire, come legale del comune muccese, a vincere davanti al Tar”. L’oggetto del contendere era relativo ad alcune rettifiche a regole del piano di governo del territorio concernenti un programma integrato di intervento, per evitare che nel comparto industriale avvenisse promiscuità di destinazione d’uso tra edifici produttivi ed insediamenti residenziali. Delibera impugnata davanti al Tar della Lombardia da parte dei soggetti privati.

 

Il costo dell’appello

Il sindaco ha ribattuto che non era opportuno ricorrere al Tar per evitare un ulteriore esborso di denaro per il Comune, partendo dal presupposto che “la giurisprudenza amministrativa del Consiglio di Stato, in casi simili a quello che riguardava il nostro Comune (nello specifico gli atti di rettifica del Pgt) è col tempo cmbiato in senso sfavorevole alla difesa del Comune”. E così è stato: “dopo 7 anni, il Tar ha emesso una sentenza sfavorevole al Comune, condannandolo al pagamento delle spese di 3 mila euro senza ammettere alcun risarcimento danno. A dir poco fantasiosa è poi l’accusa di non aver tempestivamente informato il Comune della sentenza e quindi di aver influenzato la campagna elettorale omettendo questa notizia. A parte il fatto che chi di dovere è stato da me informato, mi chiedo (ma non sono il solo) come abbia potuto avere accesso al contenuto della sentenza”.

 

La cooperativa edilizia

Il sindaco ha aggiunto che l’interpellanza di Golani lo aveva incitato ad approfondire “alcuni fatti accaduti nella nostra comunità”, tra i quali una vicenda risalente al 2002 riguardante l’edificazione di abitazioni di tipo economico-popolare. La sensazione è che lo scontro tra il sindaco e il consigliere Golani non si sia esaurito nel corso dell’ultima seduta.

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