31-10-2021 ore 14:50 | Economia - Mercati
di Rebecca Ronchi

Coltivazioni in ambito urbano, approvata all’unanimità la prima legge in Lombardia

È stata approvata all’unanimità dal consiglio regionale della Lombardia la prima legge per la regolamentazione delle coltivazioni in ambito urbano (tetti verdi, orti sociali e vertical farming). Con questo provvedimento, illustrato da Federico Lena, viene regolamentata “l’introduzione delle nuove tecnologie di coltivazione in ambito urbano”. L’ambito di applicazione della legge riguarda “serre verticali per la produzione di verdure in aeroponia, tetti verdi vegetali per l’isolamento termico, orti urbani per la produzione di alimenti a chilometro zero”. E ancora “distretti del cibo e più mercati contadini; nuove forestazioni per città sempre più sostenibili”.

 

Analisi chimiche

Il consiglio ha approvato anche l’ordine del giorno (primo firmatario Roberto Cenci, M5S), che impegna la giunta regionale a prevedere analisi chimiche per i terreni destinati alla realizzazione degli ori urbani, in modo da evitare possibili contaminazioni da metalli pesanti e da altre sostanze inquinanti. Ruggero Invernizzi (Fi), presidente della commissione consiliare agricoltura, ha sottolineato come “la norma andrà a regolamentare un trend in crescita che andrà a ridisegnare i rapporti tra città e campagna, riconoscendo lo sforzo innovativo dei nuovi produttori”, mentre per Giovanni Malanchini (Lega), consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza, “completa gli interventi regionali in tema di sostenibilità ed innovazione in agricoltura”.

 

Emendamenti

Il consigliere cremasco del Pd, Matteo Piloni ha spiegato che si tratta di un “intervento normativo utile e interessante, un’idea di valori che conferisce una cornice normativa a un settore in crescita e in continua espansione anche in ottica di Pnrr. Abbiamo presentato diversi emendamenti per inserire nella legge alcuni elementi per noi fondamentali, soprattutto dal punto di vista della pianificazione urbanistica: limitazioni alla costruzione delle vertical farm che sono state recepite oggi stesso dall’aula, come ad esempio nei centri storici, oppure l’impossibilità di realizzarle in edifici residenziali. L’unico neo la norma finanziaria: ci saremmo aspettati qualche sostegno in più, 100 mila euro l’anno sono proprio pochi, se vogliamo davvero contribuire alla rigenerazione urbana”.

1561