31-10-2019 ore 15:15 | associazione libera artigiani
di Giovanni Colombi

Libera Artigiani Crema. Scontrini elettronici: consulenza ad hoc e servizio per le pratiche

Dal 1 gennaio 2020, diventerà obbligo di legge l’emissione di scontrini in modalità elettronica. A dire il vero, quest’obbligo esiste già dal luglio 2019, ma limitato a chi aveva un volume d’affari superiore a 400mila euro. Con il nuovo anno, invece, saranno tutti gli imprenditori e partite Iva che emettono corrispettivi a dover ottemperare a ulteriori adempimenti, come ci spiega Matilde Fiammelli, consulente fiscale della Libera Associazione Artigiani di Crema. Tra l’altro, non è da molto che Fiammelli ha deciso di esercitare la sua professione direttamente nella sede dell’associazione di categoria, in via Di Vittorio 36, contribuendo così ad arricchire di un altro tassello un mosaico di servizi che, già oggi, fa della Libera la prima associazione artigiana del territorio.

La trasmissione all'Agenzia delle Entrate
“Gli obblighi principali consistono nel dotarsi di un registratore telematico e di una connessione Adsl, per poter inviare quotidianamente i dati dei propri incassi all’Agenzia delle Entrate. Sostanzialmente, stiamo parlando di una modalità molto simile a quella prevista per la fatturazione elettronica. Nel caso in questione, il risultato sarà la scomparsa delle normali ricevute fiscali”.
 

La nuova legge prevede un periodo di transizione o l’obbligo scatterà immediatamente con il nuovo anno?
“Ci saranno sei mesi di tempo per adeguarsi, in modo da permettere a chi non ne ha subito la possibilità di essere comunque in regola e di poter inviare manualmente i corrispettivi al sito dell’Agenzia delle Entrate; occorre però registrarsi su questo sito, chiedendo le relative credenziali. A questo proposito, invito gli interessati a rivolgersi alla Libera Artigiani che, in quanto intermediario autorizzato, può ricevere la delega per espletare questa pratica”.
 

Ci sono delle agevolazioni per chi deve ottemperare alla nuova normativa?
“L’acquisto del registratore telematico dà diritto a un credito di imposta, pari al 50% del costo sostenuto, per un massimo di 250 euro; mentre, in caso di adeguamento di un registratore già acquistato, l’ammontare massimo scende a 50 euro. Poca cosa, se consideriamo che il costo medio di un registratore di questo tipo si aggira attorno ai 700 euro. Aggiungo, peraltro, che non tutto è ancora chiaro, riguardo alla nuova normativa: mi riferisco nella fattispecie alle partite Iva a regime forfettario, per le quali ad oggi non è specificato se siano escluse o meno dall’obbligo del corrispettivo elettronico. Siamo in attesa di un chiarimento. Verosimilmente saranno escluse, anche perché in caso contrario ci sarebbe una contraddizione, rispetto al fatto che non sono obbligate nemmeno alla fatturazione elettronica”.
 

Un convegno ad hoc
In merito a questo argomento, la Libera Artigiani ha in programma un convegno, la cui data verrà comunicata prossimamente. Nel frattempo, la consulente fiscale della Libera Artigiani è a disposizione di chiunque fosse interessato a richiedere informazioni più dettagliate. Ci si può recare direttamente nella sede dell’associazione, a Crema, in via Di Vittorio 36 oppure telefonare allo 0373/2071.

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