31-07-2024 ore 10:58 | Economia - Aziende
di Angelo Piccolo

Approvata la relazione finanziaria semestrale di A2a al 30 giugno 2024: utile netto a 478 milioni

Il consiglio di amministrazione di A2a Spa si è riuntio, sotto la presidenza di Roberto Tasca, per esaminare e approvare la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024. Degli oltre 550 milioni di euro investiti in questa prima parte dell’anno, il 60 per è stato destinato allo sviluppo industriale, in particolare al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, al fotovoltaico, a garantire flessibilità e bilanciamento del sistema energetico e al recupero di materia ed energia. 

 

‘Impegnati nella transizione energetica’

“Con oltre il 60 per cento di generazione di energia da fonti rinnovabili prosegue il nostro impegno per la transizione energetica”, ha commentato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a, "abbiamo confermato il nostro commitment per mantenere l’attuale rating, rafforzando le metriche di credito con l'emissione del primo bond ibrido perpetuo in formato green e siamo inoltre soddisfatti della nostra strategia di finanza sostenibile, con il debito Esg che raggiunge il 77 per centto del debito lordo totale. Grazie a queste ottime performance abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un Ebitda atteso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un utile netto ordinario di gruppo tra 700 e 720 milioni di euro”. 

 

Costi e ricavi

Nel primo semestre del 2024 A2a ha conseguito eccellenti risultati, confermando il continuo miglioramento delle performance economico finanziarie.
 L’azienda ha colto al meglio le opportunità del contesto, ottimizzando il portafoglio integrato di produzione di energia elettrica e adottando efficaci strategie di copertura e proficue azioni di sviluppo commerciale. Nel periodo in esame i ricavi del gruppo sono pari a 6.091 milioni di euro, in contrazione del 24 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (7.992 milioni di euro). I costi operativi si attestano a 4.370 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-35 per cento). 
Il costo del personale, pari a 442 milioni di euro, aumenta di circa 41 milioni di euro (+10 per cento). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per i rinnovi contrattuali, agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale. 

 

Margini, oneri e imposte

Il margine operativo lordo è pari a 1.279 milioni di euro, in aumento del 45 per cento, +397 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2023 (882 milioni di euro).
 Il risultato operativo netto si attesta a 765 milioni di euro, in crescita del 70 per cento, +316 milioni di euro rispetto al 2023 (449 milioni di euro). Gli oneri finanziari netti risultano pari a 61 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 69 milioni di euro del primo semestre 2023 grazie a proventi finanziari realizzati sulla gestione della liquidità e ad una proattiva strategia di pre-hedging dal rischio tasso. Le Imposte si attestano a 207 milioni di euro, con un tax rate al 29 per cento, in crescita di 93 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.
 Nel periodo in esame, inoltre, si registra un incremento dell’utile di pertinenza di terzi (18 milioni di euro rispetto ai 13 milioni di euro dell’anno precedente), per effetto della migliore performance dei gruppi Aeb e Acinque. 

 

L’utile netto ordinario

Per le dinamiche sopra esposte, l’utile netto ordinario di pertinenza del gruppo risulta pari a 478 milioni di euro, in aumento dell’86 per cento rispetto al primo semestre 2023 (257 milioni di euro al 30 giugno 2023). L’utile netto di pertinenza del gruppo risulta pari a 489 milioni di euro in aumento di 209 milioni rispetto all’anno precedente (280 milioni di euro). Le poste straordinarie hanno interessato: l’anno in esame per 11 milioni di euro e l’anno precedente per 23 milioni di euro. Gli investimenti effettuati nel primo semestre del 2024 sono stati pari a 553 milioni di euro (494 milioni nel primo semestre 2023) e hanno riguardato per il 60 per centi interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e alla digitalizzazione del Gruppo. 

 

La posizione finanziaria netta

Le operazioni di M&A, al netto delle cessioni, sono state pari a 57 milioni di euro, riconducibili prevalentemente all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque e all’acquisizione del 70 per cento del Parco Solare Friulano 2, società che ha ottenuto il permesso per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza autorizzata di 112,1 MWp. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024 risulta pari a 4.019 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 57 milioni di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -742 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.704 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa di 21 milioni di euro. Grazie alla performance del primo semestre è stata garantita la copertura di investimenti per 553 milioni di euro, e dividendi, per 300 milioni di euro. 

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