Ferla idraulica, “oltre 50 persone senza stipendio”. Lunghi, Cisl: “il liquidatore ha presentato la richiesta di concordato preventivo". Attesa la decisione del tribunale
Hanno aspettato fino alla fine di gennaio, visto e considerato che durante la conferenza stampa il titolare dell’azienda, Luca Ferla, aveva sostenuto che gli stipendi di dicembre erano stati pagati e i contributi regolarmente versati. “Invece non è così”, spiegano alcuni dipendenti in cassa integrazione - la procedura, delle durata di 1 anno, è stata siglata lo scorso 15 gennaio e coinvolge 57 dipendenti - che stanno ancora spettando lo stipendio di dicembre, sottolineando che “i contributi sono stati versati solo fino a novembre”.
Il concordato preventivo
Nella giornata di ieri, durante una riunione con il sindacato, sarebbe stato detto ai dipendenti in cassa integrazione che al momento i soldi per pagare lo stipendio di dicembre l’azienda non li ha. Sulla vicenda interviene il segretario della Cisl Teodolindo Lunghi: “l’azienda aveva promesso il pagamento di tutti gli arretrati, ma poi è successo che il liquidatore ha preso in mano la situazione e forse vista la grave situazione economica ha presentato con immediatezza la richiesta di concordato preventivo, che ha creato un blocco di funzioni da parte del liquidatori, quindi l'impedimento di pagare gli stipendi arretrati”.
L’attesa vanificata
“Quando chiedi il concordato – aggiunge Lunghi - non puoi operare se non su autorizzazione del tribunale. Ci siamo ritrovati con dieci giorni di vuoto di conoscenza, nel senso che aspettavamo ma gli stipendi non sono stati pagati. Alla fine è arrivata la comunicazione della richiesta di concordato in bianco”.
Coinvolte oltre 50 persone
Senza stipendio, quindi, rimane la maggioranza dei lavoratori, ma non tutti, perché per alcuni il pagamento era stato fatto prima della richiesta del concordato. Quanti? Secondo Lunghi “tutti quelli in cassa integrazione, cioè oltre 50 persone non hanno ricevuto lo stipendio di dicembre, sono fermi a novembre per quanto riguarda i contributi”.
La richiesta
“Come Cisl – spiega il segretario - abbiamo chiesto al liquidatore l'istanza di autorizzazione al pagamento e nelle prossime settimane vedremo di seguire questa azione. Chiediamo al liquidatore che presenti immediatamente un'istanza al giudice e qualora non venisse attivata la liquidazione abbiamo già individuato iniziative che coinvolgono anche referenti istituzionali”.
La dovuta attenzione al problema
I lavoratori ed i referenti sindacali sono comunque fiduciosi: si basano sulla promessa del liquidatore di presentare quanto prima l’istanza. Speriamo che non ci sia bisogno chiediamo di manifestazioni eclatanti, anche se chiediamo con forza che venga prestata la dovuta attenzione a questi problemi. Cinquanta famiglie sono tante”.