30-07-2018 ore 13:04 | Economia - Mercati
di Marilisa Cattaneo

Sviluppo. Cresce produzione e occupazione, la provincia di Cremona prima in Lombardia

“I risultati dell’indagine congiunturale di questo trimestre sono confortanti e registrano un incremento considerevole della produzione e dell’occupazione”. Lo garantisce il presidente della Camera di commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio: “Tuttavia l’inversione di tendenza del dato relativo agli ordinativi è un campanello di allarme. Le condizioni di contesto internazionali incidono certamente sulle prospettive di sviluppo: l’economia globale continua a crescere su buoni ritmi ma alcuni rischi si traducono in fattori di incertezza che incidono sullo sviluppo economico”.

 

Miglioramento netto

Questi, in estrema sintesi, sono i risultati che provengono dalla consueta indagine congiunturale condotta trimestralmente da Unioncamere Lombardia in collaborazione con l’Associazione Industriali, Confartigianato e CNA, e che coinvolge ogni trimestre due campioni distinti di aziende manifatturiere, industriali e artigiane. Interessate 139 imprese cremonesi appartenenti a tutte le principali attività del comparto presenti in provincia. Il netto miglioramento dell’indice della produzione industriale registrato nei primi sei mesi del 2018 riporta il relativo indice in linea con i corrispondenti regionali e nazionali, dopo il rallentamento registrato da Cremona nei primi mesi del 2016.

 

I dati
Il livello della produzione segna un +10,4% che rappresenta un record. Anche il dato cumulato degli ultimi quattro trimestri (+5,3%) supera il 4% regionale. Il fatturato a prezzi correnti viene rilevato anch’esso in crescita di quasi dieci punti percentuali (+9,8%) raggiungendo una crescita media dell’ultimo anno del 6,6%, in linea con il dato lombardo. Sul fronte della domanda, che resta comunque nell’area positiva, il ripiegamento congiunturale si riflette in un rallentamento su base annua che è più evidente per gli ordini provenienti del mercato nazionale che scendono dal +7 % al +4,6% ma che contagia anche il settore delle esportazioni la cui richiesta rallenta dal precedente +4% all’attuale +3,4%. La crescita tendenziale nel numero degli addetti raggiunge il 2,4% più che raddoppiando il +1% della precedente rilevazione e superando ampiamente il +1,4% rilevato a livello regionale.



Dalla siderurgia all'alimentare

Tra i settori economici principali, tutti in crescita tendenziale, a trainare la crescita produttiva nel presente trimestre sono la siderurgia (+16%) e la chimica (+22% ), ma anche gli importanti settori della meccanica e dell’alimentare crescono rispettivamente dell’8 %e del 5%. A fine giugno 2018 la percentuale sul totale delle aziende ancora in crisi scende dal 35% al 20%, mentre si amplia dal 51 al 67% la quota di quelle in crescita tendenziale. Su base annua, riguardo alla classe dimensionale non si riscontrano differenze sensibili, anche se il miglioramento produttivo più sensibile, superiore agli undici punti percentuali, ha riguardato le imprese di maggiori dimensioni, cioè con un numero di addetti oltre i 200.la destina.


Il manufatturiero

Per la produzione manufatturiera cremonse la crescita è di oltre quattro punti, la più alta dell’ultimo decennio collocandosi al livello massimo mai conseguito. Un discorso analogo è quello che riguarda il numero di addetti impiegati nelle imprese industriali cremonesi che cresce dell’1,3% su base trimestrale, dopo il già positivo +0,9% della precedente rilevazione. Nei prossimi mesi potrebbe verificarsi un rallentamento produttivo a causa di un rimbalzo di entrambe le componenti della domanda: gli ordini interni retrocedono dell’1,2% e quelli esteri dell’1,6%. Si conferma il trend in crescita dei prezzi che, coerentemente con quanto rilevato nell’intera regione, mostrano un +1,9% in accelerazione per le materie prime ed un +0,8%, invece in rallentamento, per i prodotti finiti.


L'artigianato produttivo

Nel comparto dell’artigianato produttivoil quadro è stabile. La ripresa produttiva (+0,6%) prosegue, ininterrotta da ormai più di tre anni e mezzo, ad un ritmo costante di crescita, mostrando segni positivi consistenti per produzione e fatturato, rispettivamente del +2,7 e del +3,5%. Anche il numero di addetti sale. Coerentemente con il quadro complessivo ancora in debole crescita, più di un’impresa su quattro produce meno di un anno prima.

 

Cremona capofila

Nell’ambito regionale, la provincia di Cremona, col suo +10,4% su base annua, si colloca al primo posto distanziando nettamente la seconda rappresentata da Sondrio che cresce del 6,6%. Anche in questo trimestre non si trovano province col segno negativo (a parte il -0,2% di Pavia) a conferma di un quadro di crescita ormai condiviso e pertanto potenzialmente più stabile e robusto. Le aspettative per il prossimo trimestre, in maggioranza improntate alla stabilità, sono in piena sintonia con il quadro generale in netta crescita: tutti gli indicatori sono stabilmente nel riquadro positivo, vedono cioè la prevalenza degli ottimisti, e sono ancora in miglioramento rispetto alla rilevazione di tre mesi fa.

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