30-04-2020 ore 16:30 | Economia - Sindacati
di Claudia Cerioli

Rsa Cremasco. Dusi, Cisl: ‘preoccupati per la sicurezza e per il futuro occupazionale’

Nonostante l’emergenza Coronavirus sembri essere nella fase discendente, in tutta Italia permangono preoccupazione e dubbi sulla situazione interna alle case di riposo. Sulla situazione cremasca abbiamo interpellato Roberto Dusi della Funzione pubblica della Cisl: “Dopo il picco dei contagi il sistema Rsa si sta evolvendo in Covid 19”. Molti i timori, anche e soprattutto a Crema, stante l’elevato numero di morti. Il nodo principale riguarda l’adeguatezza delle strutture: “I pazienti richiedono cure specifiche in caso di ricaduta o aggravamento delle condizioni di salute. Inoltre il personale non è addestrato, mancano le attrezzature, minime di un Ospedale”.

 

Dpi, tamponi e test sierologici

Riguardo ai dispositivi di protezione individuale, Dusi dichiara: “siamo ancora carenti in alcune strutture, e soprattutto la sorveglianza sanitaria che avrebbe fatto una grande differenza, per salvare vite umana e diminuire il contagio, è partita tardi. Inoltre fare i tamponi dopo più di un mese a contatto con il virus crea falsi negativi”. Sul territorio sono in corso i test sierologici: i primi ad usufruirne sono gli operatori sanitari e delle forze dell’ordine.

 

Fondo Integrazione Salariale

“A livello economico, alcune cooperative hanno attivato il Fondo di integrazione salariale, sia misto che completo, integrando le ore, ma molti lavoratori sono in difficoltà economica. Il futuro è critico sul piano occupazionale, noi in provincia davamo una grande risposta, in termini di prestazioni e servizi, ma anche occupazionale. Ci saranno ricadute importanti, prima sui precari; poi sulle cooperative, soprattutto sul domiciliare. Dal 4 maggio è previsto un allentamento delle misure restrittive, ma non credo sarà una circolazione libera, perché l'onda del virus nelle Rsa sarà più lunga. All'esterno è assolutamente necessaria una convivenza protetta e prudente. Troppo grave il rischio di una pesante ricaduta”.

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