29-11-2022 ore 20:35 | Economia - Crema
di Gloria Giavaldi

'Connettività migliore in tutto il Cremasco', arrivano fondi e progetti per le 'aree grigie'

“I lavori nell'ambito del piano Banda ultra larga che in questi anni hanno interessato le aree bianche del territorio sono giunti a compimento”. Ora, complici le risorse a questo destinate messe a disposizione del Pnrr vale la pena progettare, costruire e realizzare lavori per i comuni posti in aree grigie. Gli interventi verranno avviati entro il prossimo anno. Questa, in estrema sintesi, la notizia diffusa oggi nell'incontro tra Consorzio.it, i sindaci dell'Area omogenea e l'operatore Open fiber. “Quando la realtà di Consorzio.it ha preso vita, agli inizi del 2000, la connettività era un tema poco avvertito e con poco impatto sulla quotidianità di ciascuno di noi” ha esordito l'amministratore delegato di Consorzio.it Bruno Garatti. La realtà si è poi trovata a rincorrere i tempi, a fare i conti con una tecnologia che sempre più prendeva piede. “Dal 2017, grazie ad un'importante azione sinergica facente capo all'allora presidente dell'area omogenea Aldo Casorati abbiamo agito affinché la connettività fosse portata in modo anticipato nelle cosiddette aree bianche, ovvero ritenute a fallimento di mercato”. Si è realizzata l’estensione di una rete in fibra ottica in modalità Ftth di proprietà pubblica. Open Fiber si è aggiudicata le tre gare indette da Infratel (società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) per realizzare e gestire la rete in concessione per 20 anni. Sono stati cablati 40 dei 52 comuni facenti parte del Consorzio Cremasco e connesse circa 34 mila unità immobiliari con la stesura di 360 chilometri a banda ultra larga.

 

Il progetto futuro

Ora il medesimo ragionamento prenderà corpo, a partire dal comune di Offanengo, per le aree grigie, ossia quelle identificate non a fallimento di mercato, ma dove gli operatori ad oggi non sono intervenuti. Per quanto riguarda il Consorzio Cremasco, dei 52 comuni che ne fanno parte sono 20 quelli interessati dal progetto delle Aree grigie con circa 7500 civici finanziati dal bando Italia 1 giga. Si tratta di Bagnolo Cremasco, Castel Gabbiano, Crema, Annico, Genivolta, Gombito, Castelleone, Formigara, Montodine, Pianengo, Pizzigettone, Offanengo, Palazzo Pignano, Rivolta d'Adda, Sergnano, Soncino, Spino d'Adda, Vaiano Cremasco e Vailate. Partirà a brevissimo un confronto tra l'operatore Open Fiber e i comuni, attraverso la proposta di uno schema di convenzione. L'operatore ha già avviato interlocuzioni con l'ente regionale per l'ottimizzazione del progetto. A livello nazionale il Pnrr prevede 6.7 miliardi di euro per la banda ultra larga, di cui 3.7 miliardi destinati al piano Italia 1 Giga.

 

Territorio più attrattivo

In questa fase delicata il ruolo di Consorzio.it è fondamentale. Come ha sottolineato la presidente Alessandra Vaiani, funge da“facilitatore tra i comuni e gli operatori. E continuerà anche in futuro, nella convinzione che il domani sia digitale, ma un digitale inclusivo, che non deve lasciare indietro nessuno”. Quanto ai passi avanti fatti, invece: “ancora una volta, oggi come in passato, Consorzio.IT consente di anticipare gli interventi di posa della banda ultralarga nel territorio anche in quelle aree sino ad oggi non coinvolte con la posa della fibra ottica. Open Fiber ha creato l’infrastruttura di rete per permettere a cittadini e imprese di collegarsi ad internet mediante la banda ultra larga, con velocità fino ad 1 gigabit/secondo in download. Questo permette al nostro territorio di essere più attrattivo, sia a livello residenziale che per le imprese . Siamo orgogliosi come società di aver partecipato attivamente a questo progetto con le nostre figure tecniche e gestionali, in collaborazione con i nostri sindaci, permettendo quindi di accelerare i tempi di attivazione. Oggi possiamo dire di aver portato le autostrade digitali sul nostro territorio, un asset che rende attrattivo il territorio poiché apre il cremasco al mondo grazie alle nuove strade digitali” . Per l'attuazione del progetto futuro Open fiber punta al recupero delle infrastrutture esistenti. Dove non possibile verranno impiegate tecniche poco invasive.

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